Antonio Molaro, lo sport dà la possibilità di esprimersi al 100%
21 Aprile 2021Era nell’aria da tempo, adesso è ufficiale. Il prossimo Mondiale di futsal, che sarà organizzato dalla Lituania, è stato rinviato di un anno e si giocherà dal 12 settembre al 3 ottobre 2021. Lo ha deciso il Consiglio FIFA. La pandemia, quindi, con la sua ingombrante e devastante presenza condiziona, tra gli sport di squadra anche il Calcio a 5. Il calcio a 5 è uno sport di squadra derivato dal calcio che ha avuto origine in Uruguay, dove è tradizionalmente conosciuto come fútbol de salón (e colloquialmente fútbol sala).
Internazionalmente è conosciuto come futsal, parola macedonia latina che deriva dalla contrazione dei termini fútbol/futebol (“calcio”) e sala/salón/salão (“salone”, inteso come struttura sportiva coperta). Il termine calcio a 5 è la traduzione italiana del termine football five e serviva originalmente per distinguere la versione del gioco messo a punto e sviluppato dalla FIFA dalla metà degli anni 1980 in poi, dalla versione originale così definita a partire dal secondo dopoguerra in Sud America.
Parliamo di questo con uno sportivo emergente di questa disciplina, Antonio Molaro. Militante nelle Giovanili di calcio a 5 del Napoli. Due volte campione d’Italia nonché miglior giocatore italiano 2012. È stato, tra l’altro, capitano della nazionale italiana under 17.
Come ha vissuto e vive Antonio Molaro la paura della pandemia ed i disagio legato alle inevitabili misure restrittive?
È stato ed è ancora difficile vivere con dei limiti, purtroppo viviamo in un momento molto complicato, io ho vissuto 15 giorni di positività e mi reputo fortunato. Perché ahimè ci sono persone che soffrono e che hanno sofferto molto di più.
Spero che tutto questo finisca presto e potremmo tornare ad abbracciarci!
Quanti danni hanno arrecato la pandemia, i lockdown e la confusa gestione politica al futsal?
La pandemia è un argomento nazionale, che colpisce ogni settore e di conseguenza anche quello del futsal.
Chiaramente adesso nei campionati ci sono tanti rinvii e recuperi gara, quindi questo rende il campionato difficile da gestire. Però adesso sembra che tutto stia seguendo una strada consona per tutti e per continuare a divertirci in campo nonostante le mille difficoltà (vedi trasferte in zona rossa).
Sono pronta a sfidare i limiti. La storia li pone, gli uomini devono superarsi per generare altri ostacoli che puntualmente verranno abbattuti. È lo sport, come la vita. Valentina Vezzali. Cosa rappresenta per Lei lo Sport?
Per me lo sport è tutto, è la libertà di esprimermi al 100% e di conseguenza un lavoro.
Credo che noi calciatori siamo dei privilegiati perché rendiamo lavoro uno sport che in primis è un divertimento!