Antonio Mollo: “Il “muscolo” più forte che abbiamo è il nostro cervello”
25 Febbraio 2023Nato pallanuotisticamente nella Rari Nantes Napoli dove ha svolto tutta la trafila delle giovanili fino ad arrivare a partecipare al campionato nazionale di serie B con la prima squadra,poi ha esperienze in altre categorie con l’ Aquavion e successivamente con l’Azzurra ‘99 in serie C dove milita tutt’ora.
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con: Antonio Mollo.
La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?
Il covid non ci ha abbandonato anche se lentamente sembra stia tornando tutto alla normalità , in qualità di atleta ho vissuto questa situazione ,soprattutto all’inizio della pandemia, con molta confusione e paura. Per noi sportivi e atleti sono stati due anni molto duri sia dal punto di vista salutare , perché molti atleti sono stati contagiati, sia dal punto di vista puramente “sportivo” siccome siamo andati in contro a chiusura totale degli impianti sportivi ,interruzione di ogni campionato nel bel mezzo della stagione agonistica e soprattutto ci sono state poche sovvenzioni da parte dello stato per le società che ne avevano bisogno. La paura del contagio era molta, soprattutto per la mia famiglia; ma usando le misure preventive ( vaccini ,mascherine..) ogni volta che ce n’era bisogno, sicuramente le probabilità di contrarre il covid sono state inferiori.
Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?
Come ho detto prima noi sportivi praticanti sport cosiddetti “minori”, come nel mio caso la pallanuoto, ci aspettavamo più sostegno da parte dello stato e dalla classe politica tutta. In ambito pallanuotistico i danni sono stati importanti e a distanza di quasi tre anni ci sono ancora dei nodi da sciogliere inerenti alla situazione pandemica. Basti pensare che molti impianti sportivi (piscine) sono rimasti chiusi e non hanno mai più riaperto per mancanza di fondi e versano tutt’oggi in uno stato di abbandono.
Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
Fin da sempre sono stato attirato dallo sport in generale, in ogni sua forma. Dall’età di sei anni grazie a mio padre e ad altri miei familiari e alla loro passione per la pallanuoto ho iniziato a praticare questo sport e non ho mai più smesso. Devo anche sottolineare che trovandomi in una città come Napoli la pallanuoto è stata da sempre un fiore all’occhiello della città regalandoci realtà tutt’oggi molto importanti a livello nazionale ed europeo; in più non posso fare a meno di ricordare tutti i grandi campioni i quali mi hanno fatto appassionare ancora di più al mio sport fin da piccolo.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
Credo che nella vita la forza di volontà sia l’arma più forte di cui una persona si possa avvalere al fine di raggiungere i propri obiettivi, di qualunque tipo essi siano. Credo che questo ragionamento valga nella vita di ognuno di noi a 360° comprendendo quindi lo sport ed esulando dalle capacità e dalle attitudini. Mi trovo spesso a dire ai miei clienti , lavorando in ambito chinesiologico e sportivo, che il “muscolo” più forte che abbiamo è il nostro cervello , la nostra mente; proprio perché tramite essa e tramite la forza di volontà che ci genera non c’è obiettivo che non sia raggiungibile.
Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?
Se devo dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla pallanuoto è sicuramente quello di iniziare a praticare questo sport con tanta voglia di divertirsi e di imparare a fare squadra e a costruire un gruppo che in uno sport di squadra come la pallanuoto sono le cose più importanti, ancor prima dell’agonismo.