Appello a Grillo per l’introduzione di una tassa sulle bevande zuccherate.
16 Ottobre 2018L’iniziativa de ‘Il fatto alimentare’ ha ottenuto il pieno appoggio della Società italiana di diabetologia.
Combattere l’obesità è la più importante forma di prevenzione. Significa, infatti, tagliare le gambe alla stragrande maggioranza delle patologie, cosiddette ad alto impatto, segnatamente nelle nazioni occidentali. Va in questa direzione l’appello ed una lettera aperta al ministro della Salute, Giulia Grillo, laddove si chiede l’introduzione di una tassa sulle bevande zuccherate, ovvero una “sugar tax”, per contrastare i tassi crescenti di obesità e l’epidemia di diabete che si sta verificando anche in Italia. L’iniziativa è promossa dal quotidiano online “Il fatto alimentare” ed ha ottenuto il pieno appoggio della Società Italiana di Diabetologia (Sid).
Secondo gli ultimi dati, ricordano i diabetologi, in Italia tra gli adulti la prevalenza di diabete è pari al 6,3%, ma tra gli adulti obesi la prevalenza del diabete arriva al 15%. Ancora più preoccupanti i dati relativi alla popolazione infantile secondo i quali un bambino italiano su dieci sotto i dieci anni di età è obeso, mentre il 21% è in sovrappeso.
“Di fronte a questi numeri – afferma il presidente Sid, Francesco Purrello – non si può restare a guardare e bisogna intervenire. La lettera al ministero della Salute per l’introduzione della sugar tax, alla quale anche la Sid ha dato la sua adesione, rappresenta un esempio concreto di questa volontà di voltare pagina, verso una stile di vita più salutare. Ma è anche necessario promuovere iniziative che investano i vari campi della prevenzione, dall’alimentazione alla lotta alla sedentarietà”. Nel mondo, rileva Purrello, sono ormai molti i paesi che hanno applicato la sugar tax: ultima in ordine di tempo (aprile 2018) la Gran Bretagna, che ha proposto una tassazione incrementale al di sopra di un contenuto di cinque grammi di zucchero per 100 ml di bibita. E’ “una soluzione molto interessante – commenta il presidente Sid – anche se va ribadito che l’acqua resta sempre la bevanda più salutare. Non sappiamo – conclude – se questa petizione trasversale per l’introduzione della sugar tax in Italia andrà in porto e se sì con quali modalità. Quel che è certo è che come società scientifica chiediamo fin da ora che gli eventuali proventi derivanti da questa tassazione vengano reinvestiti in misure di prevenzione”.