Approvata la legge per l’abbattimento dei nitrati
13 Novembre 2019Il Consiglio regionale della Campania ha licenziato la norma (numero 20 pubblicata ieri sul Burc) che mira a realizzare “Interventi ambientali per l’abbattimento dei nitrati”.
Meglio tardi… Sono stati necessari circa trent’anni alla Campania per dare attuazione ai principi di tutela ambientale previsti dalla normativa Cee (direttiva nitrati del ’91) ma finalmente è fatta. La Regione si è dotata di uno strumento atto a promuovere ed incentivare “la realizzazione di impianti aziendali ed interaziendali, anche mediante la costituzione di consorzi tra imprese, per il trattamento e la gestione dei composti azotati”.
L’azoto è un elemento nutritivo essenziale per la crescita delle piante, se però è presente in concentrazioni elevate può risultare dannoso per la natura e per l’uomo stesso. L’uso di nitrati in agricoltura, ampiamente diffuso nei fertilizzanti organici e chimici, rappresenta, infatti, un’importante fonte d’inquinamento delle falde acquifere. Da qui la direttiva della Comunità europea volta all’abbattimento del fattore inquinante ed oggi recepita dall’Amministrazione regionale.
La legge prevede, tra l’altro, “azioni di sostegno regionale per interventi di adeguamento ed ottimizzazione dei sistemi di trattamento mediante la sottoscrizione di specifici accordi e contratti di programma” dei quali possono usufruire anche “gli impianti già esistenti alla data di entrata in vigore della presente disposizione, che operano esclusivamente per il trattamento collettivo dei reflui zootecnici e degli effluenti, nel rispetto dei requisiti e dei criteri” fissati dalle normative in materia.
Ai benefici previsti, compresa la possibilità di cofinanziamento, possono accedere: le aziende zootecniche dotate di impianti dedicati al trattamento in proprio dei reflui prodotti; imprese con impianti per bacino di ambito territoriale, dedicati al trattamento dei reflui prodotti da una pluralità di aziende associate; società con progetti di ricerca e conseguenti interventi applicativi, volti alla rigenerazione dei terreni già interessati da smaltimento superficiale di reflui zootecnici, per il ripristino delle loro condizioni ed attitudini naturali.