Aree fieristiche nella Fase 2
23 Maggio 2020Protocollo di sicurezza anti-diffusione Sars-CoV-2 nelle attività di commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati, fiere e mercatini degli hobbisti).
Al fine di garantire la ripresa del commercio al dettaglio su aree pubbliche, successivo al periodo di chiusura, dopo aver già autorizzato la apertura dei mercati di soli generi alimentari, l’ordinanza numero 49 delinea le modalità di organizzazione del lavoro e la gestione del rischio da contagio in tale settore.
Il numero degli ingressi nelle zone mercatali è, ovviamente, consentito ma mantenendo il distanziamento tra le persone, differenziando, dove possibile, i percorsi di entrata e di uscita. Si deve, inoltre, garantire la disinfezione delle mani. In particolare, i dispenser degli antisettici devono essere disponibili accanto ai sistemi di pagamento.
Si fa inoltre obbligo a tutti di indossare guanti “usa e getta” nelle attività di acquisto, in special modo per l’acquisto di generi alimenti e bevande. Tutti, sia operatori sia clienti, sono obbligati ad utilizzare le mascherine. Ancora, va assicurata una adeguata informazione per garantire il distanziamento dei clienti, in attesa di entrata con posizionamento all’accesso dei mercati di cartelli sia in lingua italiana che inglese, per informare la clientela sui corretti comportamenti.
Al fine di assicurare il distanziamento interpersonale, i Comuni dovranno assicurare ulteriori misure quali, le corsie mercatali a senso unico, il posizionamento di segnaletica orizzontale e/o verticale nelle zone prossimali ai singoli banchi e strutture di vendita atte a favorire il rispetto del distanziamento. Infine bisogna individuare un’area per ogni posteggio in cui limitare la concentrazione massima di clienti, nel rispetto della distanza interpersonale di un metro.