Arriva la conferma, l’Iqos fa meno male delle sigarette
9 Luglio 2020Le evidenze disponibili, indicano che il sistema riscalda il tabacco ma non lo brucia e ciò riduce significativamente la produzione di sostanze chimiche dannose.
La statunitense Food and Drug Administration (Fda) ha autorizzato oggi la commercializzazione del sistema Iqos di Philip Morris come prodotto del tabacco a rischio modificato. L’autorizzazione, spiega l’agenzia sul proprio sito, riconosce al dispositivo la possibilità di essere commercializzato con la dicitura di prodotto “ad esposizione modificata” a beneficio della salute pubblica. La Fda ha autorizzato la commercializzazione sulla base delle evidenze disponibili, che indicano che il sistema riscalda il tabacco ma non lo brucia e ciò riduce significativamente la produzione di sostanze chimiche dannose e potenzialmente dannose, e studi scientifici hanno dimostrato che il passaggio completo dalle sigarette convenzionali al sistema Iqos riduce significativamente l’esposizione dell’organismo a sostanze chimiche dannose o potenzialmente dannose. Ciò non significa, precisa l’agenzia “che Iqos sia privo di rischi né “approvato dalla Fda”. Nell’aprile del 2019 l’agenzia aveva approvato la commercializzazione, ma senza l’indicazione sul rischio modificato. “L’autorizzazione della Fda conferma che Iqos è un prodotto fondamentalmente diverso dalle sigarette – commenta Marco Hannappel, Presidente e AD di Philip Morris Italia – gli studi scientifici dimostrano che il passaggio completo a questo prodotto riduce l’esposizione a sostanze chimiche dannose o potenzialmente dannose. Si tratta di una decisione storica che conferma come la nostra strategia di sostituire completamente le sigarette con prodotti senza combustione, per i fumatori adulti che altrimenti continuerebbero a fumare, va nella direzione di tutelare la salute pubblica nel suo complesso. La decisione dell’Fda ci rende ancora più orgogliosi perché frutto anche dell’eccellenza del nostro stabilimento di Bologna, i cui processi produttivi sono stati oggetto di analisi da parte degli esperti Fda e perché proprio a Bologna, oggi, vengono prodotti gli stick di tabacco da utilizzare insieme ad Iqos, destinati al mercato americano”.