Ascierto, la lotta al Covid diventa fiction
23 Agosto 2020Un estratto di sei minuti del docufilm dal titolo “1+1=3”, in via di definizione, è stato proiettato alla 50esima edizione del Giffoni Film Festival.
La sua battaglia contro il coronavirus ora diventa un film. L’idea di raccontare il lavoro portato avanti durante la pandemia da Paolo Ascierto, oncologo e ricercatore del “Pascale” di Napoli, è nata dal produttore partenopeo Gaetano Di Vaio condivisa dal regista casertano Romano Montesarchio.
Un estratto di sei minuti del docufilm dal titolo “1+1=3”, in via di definizione, è stato proiettato alla 50esima edizione del Giffoni Film Festival, storico appuntamento internazionale estivo dedicato al cinema per ragazzi.
“1+1=3” è uno slogan dell’Istituto scientifico napoletano, diretto da Attilio Bianchi, e significa che il risultato può essere spesso maggiore della somma. Proprio com’è stato per la sperimentazione del Tocilizumab, il farmaco impiegato nell’artrite reumatoide, che, nel momento più difficile della pandemia, ha dato risultati importanti rappresentando una speranza di guarigione.
A Giffoni, Ascierto è stato insignito del premio Giffoni 50. “Un riconoscimento per chi fa del bene e rende la società più umana”- ha commentato il direttore della manifestazione Claudio Gubitosi.
Inoltre lo scienziato campano ha partecipato anche a una masterclass con cento giurati di età compresa fra i 15 e i 24 anni, rispondendo alle curiosità dei giovani e spiegando i pericoli invisibili dell’emergenza sanitaria e le necessarie regole di sicurezza per la difesa collettiva.