Asl 3 Sud, Beneduce: “Fitti passivi dieci volte quelli attivi”.
26 Gennaio 2019Sulla questione fitti “impropri” dell’Azienda sanitaria locale Na3 interviene la consigliera regionale di Forza Italia che chiede chiarimenti in aula.
Interrogazione question time, ieri mattina al Consiglio regionale della Campania, della consigliera Flora Beneduce di Forza Italia, per comprendere la destinazione d’uso degli immobili dell’Asl Napoli 3 Sud, la destinazione delle strutture in fitto e la verifica dei requisiti strutturali e di idoneità degli edifici ad ospitare strutture sanitarie (Deliberazione di Giunta regionale numero 7301 del 31.12.2001).
“Vorremo inoltre conoscere le ragioni che hanno spinto la governance della Asl Napoli 3 Sud a sradicare servizi come quello di Salute Mentale di Sorrento dal territorio, pur avendo immobili di proprietà sul posto, per portarli a Terzigno, lontano dal luogo d’origine dei pazienti, con contraccolpi per gli utenti sul piano terapeutico e per i familiari degli utenti costretti a vagabondare per la provincia napoletana”, aveva annunciato alla vigilia dell’interrogazione la consigliera azzurra.
“A fronte, peraltro, di risparmi assai modesti, visto che ci si sposta da una struttura condotta in locazione e si va in un’altra strutta ugualmente in affitto”, ha proseguito.
“A ciò si aggiunge il grave gap tra fitti attivi e quelli passivi, con questi ultimi che costano all’anno dieci volte tanto, a svantaggio della collettività. Resta infine il dubbio circa le prescrizioni strutturali degli immobili dove si svolgono i servizi”, ha rincarato la Beneduce, che è componente della Commissione Sanità della Campania e segretario dell’Ufficio di Presidenza.
Nella sua risposta, letta in aula dall’assessore regionale Sonia Palmieri, la Giunta ha spiegato che gli immobili di proprietà sono 208, che di questi 62 sono i fabbricati strumentali; 79 i non strumentali (di cui 50 concessi in locazione, prevalentemente nei comuni di Castellammare di Stabia, Napoli, Sant’Agnello, Sorrento, Vico Equense, Torre Annunziata); ulteriori 29 non strumentali di cui 7 libero e agibili, 14 liberi ed inagibili, 1 edificio concesso in comodato d’uso, 3 immobili con un contenzioso in corso.
“Dai dati in nostro possesso, la Asl incassa appena 200mila euro a fronte di una spessa di oltre 2 milioni l’anno, uno squilibrio eccessivo, che potrebbe anche configurare un danno erariale”, ha rintuzzato la Beneduce nella sua replica in aula.
“Non sono soddisfatta della risposta della Giunta e non mi fermerò – ha rilanciato la consigliera – su questa vicenda voglio andare fino in fondo”.
Dal canto suo, la giunta ha annunciato la costituzione di un nucleo operativo per la verifica dell’idoneità ad ospitare strutture sanitarie negli edifici attualmente detenuti dalla Asl in ai sensi della Deliberazione di Giunta regionale numero 7301 del 31.12.2001.
“Con comunicato stampa, eludendo la possibilità di rispondere in aula nel corso del Question time, la Direzione strategia della Asl fa inoltre sapere che ci sarebbero accordi con i Comuni per la cessione in comodato d’uso di immobili. Viene da chiedersi la natura di questi accordi, sono davvero a titolo gratuito o dovranno esserci nuovi investimenti della Asl con fondi pubblici per adeguare le strutture? Fuori le carte”, conclude Flora Beneduce.