Asl Na1 Centro, il flop degli screening
13 Maggio 2019A sollevare il problema questa volta non è la solita Ciarambino o qualche altro “esagitato” del Movimento 5 Stelle ma lo stesso commissario Verdoliva.
Prendendo spunto dal riuscito “Sabato delle idee” organizzato dal professore Marco Salvatore, il commissario straordinario dell’Asl Napoli 1 Centro – l’ingegnere Ciro Verdoliva – ha deciso di far partire rapidamente il “Sabato dello screening”. Ed è stato un successo, come confermano i sorridenti gruppi di pazienti, medici e paramedici immortalati spesso con il commissario straordinario nelle belle fotografie dell’azienda sanitaria. Appuntamenti a Piazza Trieste e Trento, Chiaiano, Scampia, per continuare con Pianura e Fuorigrotta, fino a coprire tutto il territorio cittadino.
Ma al successo fotografico segue una convocazione “urgentissima a mezzo email” del dinamico commissario Verdoliva. Alle nove del mattino di sabato 18 maggio aspetta nell’Ospedale del Mare i direttori di tutti i distretti sanitari, la coordinatrice degli screening (Tiziana Spinosa), i responsabili della prevenzione sulla cervice uterina (Rosa Papa), del colon retto (Marco Barletta), del carcinoma mammario (Orazio Ancona) e ovviamente la dottoressa Anna Borrelli – sub commissario alla sanità dell’azienda sanitaria – impegnata nel ruolo di super coordinatrice dei “Sabato dello screening”.
Vediamoci, parliamo e discutiamo chiarisce nella sua comunicazione Ciro Verdoliva che con un po’ di dati (relativi a tutto il 2018 e al primo trimestre del 2019) certifica il grande e mortificante insuccesso ottenuto finora dall’Asl Napoli 1 Centro in tema di prevenzione per il carcinoma mammario, per il tumore della cervice uterina e per quello del colon retto. Segni negativi su tutto il fronte, mancato rispetto del più che datato Decreto commissariale numero14 del 14 marzo 2014. Ecco i tempi previsti “dall’anziana” norma e da tutte quelle che l’hanno seguita negli anni.
- Per il carcinoma mammario screening biennale tramite invito. Nel primo anno deve essere raggiunta la metà della popolazione con il 30 per cento di adesione che deve arrivare al 60 per cento alla fine di ciascun round (due anni).
- Per la cervice uterina test ogni tre anni. Ogni anno tramite invito deve essere raggiunto un terzo della popolazione. Adesione del 17 per cento nel primo anno, del 34 per cento nel secondo anno e del 50 per cento nel terzo anno.
- Per il tumore del colon retto nel primo anno si segue il programma aziendale il test è previsto ogni due anni. Nel primo anno tramite invito deve essere raggiunto il 50 per cento della popolazione con un’adesione del 25 per cento, l’adesione deve essere del 60 per cento alla fine di ciascun round (due anni).
Il carcinoma mammario ha chiuso il 2018 con un meno 11,7 % e il primo trimestre del 2019 con un meno 19,8%.
Gli screening sulla cervice uterina hanno chiuso il 2018 con un meno 23 per cento e il primo trimestre 2019 con un meno 19,8 per cento.
Gli accertamenti sul tumore del colon retto hanno chiuso il 2018 con un meno 18,90 per cento e il primo trimestre 2019 con un meno 23,90 per cento.