Asl Salerno, sicurezza delle cure: l’ospedale di Sapri si tinge di arancione
16 Settembre 2023In occasione della Giornata mondiale sulla sicurezza del paziente, che si celebra domani, la Direzione strategica dell’Asl Salerno illumina di arancione l’ospedale “Dell’Immacolata” di Sapri.
L’Asl, attraverso la Struttura del Rischio Clinico, diretta dalla dott.ssa Anna Bellissimo, promuove l’umanizzazione delle cure anche all’interno di un reparto ad alta intensità di cure, quale la TIN (Terapia Intensiva Neonatale) di Nocera Inferiore, che apre le porte ai familiari per 12 ore al giorno.
La tematica scelta dalla World Health Organization (WHO) per celebrare la quinta Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti è proprio relativa al coinvolgimento attivo dei pazienti, dei familiari e dalla comunità nella sicurezza dell’assistenza (“Engaging Patients for Patient Safety”).
L’OMS ha individuato a tal proposito 5 strategie per il coinvolgimento dei pazienti: 1. Sviluppo di politiche e programmi con i pazienti: coinvolgere i pazienti, le famiglie e le organizzazioni della società civile nello sviluppo congiunto di politiche, piani, strategie, programmi e linee guida per rendere l’assistenza sanitaria più sicura. 2. Imparare dall’esperienza del paziente per migliorare la sicurezza: imparare dall’esperienza di pazienti e famiglie esposti a cure non sicure per migliorare la comprensione della natura del danno e favorire lo sviluppo di soluzioni più efficaci. 3. Accrescere il ruolo e la capacità di advocacy dei pazienti e familiari che hanno subito incidenti relativi alla sicurezza (“Patient Advocates” e “Patient Safety Champions”). 4. Comunicazione trasparente e onesta degli incidenti di sicurezza alle vittime: stabilire il principio e la pratica della franchezza e della trasparenza in tutta l’assistenza sanitaria, anche attraverso la comunicazione di incidenti di sicurezza del paziente a pazienti e famiglie. 5. Informazione e educazione ai pazienti e alle famiglie: fornire informazioni ed educazione ai pazienti e alle famiglie per il loro coinvolgimento nella cura di sé e promuoverne l’empowerment per un processo decisionale condiviso. L’umanizzazione – intesa come impegno a rendere i luoghi di assistenza e di cura orientati quanto più possibile alla persona, considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica – è un elemento imprescindibile per garantire la qualità dell’assistenza ed una responsabilità dell’azienda che già nei mesi scorsi ha aderito alla Carta della qualità e della sicurezza delle cure promossa da Cittadinanzattiva e dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso).