Autonomia delle regioni
2 Febbraio 2019Riceviamo e Pubblichiamo
Sulla delicata questione del regionalismo fiscale, ed anche in risposta all’esternazioni del ministro Grillo, è intervenuta anche la consigliera regionale di maggioranza Bruna Fiola.
“Sorprende che il Ministro Giulia Grillo parli di regionalismo differenziato e non di autonomia. L’uso della terminologia tradisce chiaramente l’intento di minimizzare rispetto a quanto in realtà sta accadendo. Nei fatti le Regioni più ricche del paese stanno attuando un meccanismo che nel medio termine finirà per acuire ancora di più le differenze economiche e sociali tra le due parti del paese invece che ricucirle. D’altronde basterebbe leggere cosa scrive lo Svimez a firma di autorevoli economisti rispetto a quanto si prevede possa accadere. Il problema ruota tutto intorno a due grandi temi: il gettito fiscale e le materie dove lo stato perderebbe i pieni poteri, come la scuola e la sanità. Nel primo caso, la pretesa di trattenere il gettito è assolutamente infondata e tra l’altro basata su un calcolo dei residui fiscali assolutamente errato. Perché se è vero che lo stato raccoglie di più nelle Regioni più ricche, questo è dovuto esclusivamente alle differenze di reddito che andrebbero quindi ridotte e non accentuate. La verità è che c’è una rincorsa all’egoismo miope, quello che vuole un Sud sempre più abbandonato a se stesso e ormai privo di qualsiasi speranza di crescita. Un serbatoio di consumi e nulla più. Spiace che il Movimento 5 Stelle che, pure, ha fatto il pieno di voti nel mezzogiorno ci stia ora voltando le spalle per un cinico calcolo di opportunità politica. Ma su questo daremo battaglia”
“La Sanità campana viene sempre descritta, nella narrazione, come una debolezza del sistema regionale. Invece io voglio sottolineare con forza le grandi eccellenze che abbiamo e voglio anche riconoscere al governo regionale il lavoro svolto. Scontiamo sicuramente grandi difficoltà dovute ai trasferimenti ridotti, ma nonostante questo c’è stato un balzo in avanti notevole. Abbiamo fatto un balzo in avanti nei LEA e la riorganizzazione del sistema ospedaliero sta trovando riscontro e sta dando i suoi frutti. Abbiamo di fronte a noi un lavoro ancora lungo per recuperare il gap con le Regioni più virtuose, ma abbiamo anche minori risorse. Se io fossi al posto del ministro mi preoccuperei di garantire quel sistema di perequazione attraverso il riconoscimento delle giuste risorse a tutte le Regioni che invece proprio la proposta di autonomia delle Regioni più ricche mette ancora più in discussione. Insomma parlano e poi ci tagliano le risorse, perché il ministro non dice una parola su questo? Da un lato si pensa alla parte politica, cioè ai commissariamenti, dall’altra si spinge per tagliare ancora di più i trasferimenti. Un atteggiamento che i cittadini campani subiscono e che dimostra come i 5 Stelle abbiano imparato ormai benissimo i metodi della Prima Repubblica”.
*consigliera regionale PD