Avellino, esame autoptico su paziente deceduto per Covid
31 Maggio 2020La sala settoria dell’Azienda “Moscati” possiede i necessari requisiti di biosicurezza per cui è stato possibile effettuare la prima autopsia su un paziente deceduto per Covid-19.
Su disposizione dalla Procura della Repubblica di Avellino è stata effettuata ieri mattina, presso la sala settoria dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati”, la prima autopsia sul cadavere di una persona deceduta per Covid-19.
Il Ministero della Salute ha emanato delle direttive particolarmente restrittive sulle procedure da seguire e i requisiti strutturali necessari per poter effettuare l’esame autoptico su pazienti Covid positivi. I locali della Città ospedaliera destinati alle attività obitoriali, presentando già specifiche caratteristiche e la predisposizione per integrare le attività, sono stati in breve tempo adeguati alle misure indicate, grazie al prezioso interessamento, all’assidua condivisione e al pieno appoggio della Procura della Repubblica presso il tribunale di Avellino, che ha supportato il lavoro sinergico tra Direzione Strategica, Servizio di Prevenzione e Protezione, Ufficio Tecnico e Medicina Legale.
Definito nei minimi dettagli l’iter da seguire per l’esecuzione di autopsie ritenute ad alto rischio biologico per gli operatori, che saranno tenuti a rispettare precise raccomandazioni. Individuati anche i percorsi interni di sicurezza per il trasporto delle salme, nonché l’area di sosta destinata ai soli cadaveri positivi al virus, con accessi indipendenti dai locali non Covid. Predisposta una sala di decontaminazione in entrata e di sanificazione in uscita dalla sala settoria Covid, con un contestuale adeguamento del sistema di areazione.
Il raggiungimento del livello tre di biosicurezza richiesto dalle direttive ministeriali per determinate attività necroscopiche non solo ha consentito di poter effettuare la prima autopsia su persona deceduta per infezione da Sars-Cov2, ma permetterà all’Azienda Ospedaliera “Moscati”, struttura all’avanguardia da un punto di vista strutturale e tecnologico, di poter eseguire anche in futuro esami autoptici su persone decedute per Covid-19, sia ai fini di un eventuale studio medico-scientifico, sia per continuare a essere di supporto al lavoro dell’autorità giudiziaria.