Azienda Ospedaliera di Caserta, potenziate la Cardiochirurgia e la Chirurgia Vascolare
30 Settembre 2024Il Dipartimento Cardio-Vascolare dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta incrementa di 14 il numero dei posti letto di degenza ordinaria messi a disposizione dell’utenza, interessando l’Unità operativa di Cardiochirurgia che sale a 16 posti letto e l’Unità operativa di Chirurgia Vascolare che sale a 14 posti letto.
Il significativo aumento è il risultato dello sdoppiamento logistico dei due reparti, con la Chirurgia Vascolare che trasloca in un’ala, al piano 1 dell’edificio C, completamente ristrutturata, resa più confortevole e attrezzata con dispositivi medici di ultima generazione per la cura dei pazienti.
Stamattina l’inaugurazione, alla presenza delle autorità civili e religiose della città di Caserta, accolte dai direttori generale, sanitario, amministrativo dell’AORN, Gaetano Gubitosa, Angela Annecchiarico, Amalia Carrara, con la partecipazione delle équipe mediche e infermieristiche dei Dipartimenti sanitari.
Due gli obiettivi perseguiti dalla Direzione Aziendale:
1) Assicurare il ruolo dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” nell’ambito della Rete regionale IMA (Infarto Miocardico Acuto), consentendo all’Uoc di Cardiochirurgia di svolgere le proprie attività contando su un numero congruo di posti letto e spazi adeguati;
2) Garantire una risposta assistenziale consona alla crescente domanda di prestazioni di chirurgia vascolare da parte della cittadinanza, attraverso il progressivo potenziamento, in qualità e innovazione, dell’offerta sanitaria assicurata dall’Uoc di Chirurgia Vascolare, che ha considerevolmente implementato le procedure endovascolari nel trattamento di molte patologie: l’aneurismatica toraco-addominale, la carotidea, il piede diabetico, l’insufficienza venosa, per la quale, in particolare, si ricorre anche alla radiofrequenza. Implementazione, che è stata parallelamente affiancata e favorita da un incisivo ammodernamento del parco tecnologico con l’acquisizione di nuove apparecchiature, tra cui un secondo angiografo e un tavolo radiologico.