Balneabilità, Italia prima in Europa
26 Giugno 2019Anche le coste campane contribuiscono al positivo risultato conseguito in ambito europeo. Secondo i dati forniti dall’Arpac, “l’88% delle acque monitorate risultano eccellenti”.
“Quest’estate non cambiare stessa spiaggia stesso mare”. Così il motivetto della celebre canzone di Vianello degli anni sessanta, che rimarcava la necessità del “ritorno” ai luoghi tipici della vacanza estiva. Nei giorni scorsi la Commissione europea ha pubblicato il rapporto European Bathing Water Quality in 2018, che illustra la qualità delle acque di balneazione in tutti i 28 Stati membri dell’Unione Europea.
La balneabilità delle acque viene valutata al termine di ogni stagione balneare sulla base dei risultati analitici del monitoraggio, basato sui valori dei due indicatori microbiologici, escherichia coli ed enterococchi intestinali.
Quattro le classi di qualità: eccellente, buona, sufficiente, scarsa.
L’Italia – secondo i dati riferiti dal Ministro della salute – è il Paese europeo con il maggior numero di acque di balneazione (5.539 totali, di cui 4.871 marine e 668 interne), circa un quarto del totale di quelle europee (22.131). Seguono la Francia con 3.351, la Germania con 2.289 (acque interne), la Spagna con 2.228 e la Grecia con 1.598.
Dal Report Italian bathing water quality in 2018 si riscontra un’ottima qualità delle acque in Italia, con una percentuale di acque di balneazione di classi di qualità eccellente e buona pari al 95,2% del totale.
Il dato si attesta oltre la media Ue (85%) ed assume un significato ancora più rilevante se si considera che circa un quarto delle acque di balneazione marine in Europa sono localizzate in Italia, caratterizzata da una costa fortemente antropizzata.
Nella stagione balneare 2018 sul totale delle acque: il 90% è di qualità eccellente, il 5,2% buona, il 2,1% sufficiente, l’1,6% scarsa, l’1,2% non classificata per campionamenti insufficienti.
In Europa lo scettro della classifica va a Cipro, con il 99,1% di acque balneabili eccellenti, seguita da Malta (98.9%), Austria (97.3%) e Grecia (97%).
Per quanto attiene alla Campania, i dati forniti dall’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa) ribadiscono la sovrapponibilità ai risultati emersi dalle analisi effettuate negli ultimi quattro anni. Risultati tutto sommato confortanti perché è emerso che l’88% delle acque monitorate risultano “eccellenti”.