
Bambini e adolescenti dormono poco, ecco i consigli degli esperti
15 Marzo 2025I bambini e gli adolescenti dormono poco e male e i disturbi del sonno sono sempre più diffusi e spesso sottovalutati, con conseguenze su crescita, apprendimento, umore e benessere generale. In occasione della Giornata mondiale del sonno, che si celebra oggi 14 marzo, la Società italiana per le malattie respiratorie infantili (Simri), affiliata alla Società italiana di pediatria, lancia un decalogo per sfatare falsi miti, diffondendo consigli pratici per un riposo migliore. “Con questa iniziativa vogliamo sensibilizzare genitori e operatori sanitari sull’importanza di un riposo adeguato, perché dormire bene significa crescere meglio”, afferma la presidente della Simri Stefania La Grutta.
Tra i falsi miti sul sonno c’è l’idea che se si recupera nel week end, si può dormire poco durante la settimana. In realtà precisa la Simri, il debito di sonno non si annulla dormendo di più nei fine settimana. Il corpo ha bisogno di un ritmo costante. Un’altra falsa credenza è che lasciar piangere un bambino lo abitua a dormire. Anche in questo caso, spiega la Simri, il sonno sereno si costruisce con una routine rassicurante, non con il pianto prolungato. Tra le regole d’oro per un sonno di qualità ci sono: spegnere gli schermi almeno un’ora prima di dormire e andare a letto perché la luce blu inibisce la produzione di melatonina, rendendo più difficile addormentarsi. Svegliarsi alla stessa ora ogni giorno, anche nei fine settimana perché la regolarità aiuta il corpo a stabilizzare il ritmo circadiano. È importante, inoltre, creare una routine serale rilassante: leggere un libro, abbassare le luci e favorire un ambiente tranquillo. Altro consiglio è ascoltare musica rilassante prima di dormire: melodie dolci e suoni naturali possono favorire il rilassamento. Per quanto concerne i neonati, la Simri consiglia di garantire un ambiente sicuro per il sonno, il lettino deve essere privo di oggetti, avere un materasso rigido e il bambino deve dormire a pancia in su per ridurre il rischio di SIDS.
“Il nostro obiettivo è fornire informazioni chiare e basate sulle evidenze scientifiche”, spiega Luana Nosetti, responsabile dei corsi di formazione teorico-pratici sui disturbi respiratori del sonno della Simri. Gli studi confermano che il sonno è essenziale per il corretto sviluppo cerebrale, la memoria, la regolazione emotiva e il rafforzamento del sistema immunitario. Eppure, il 20-30% dei bambini sotto i 2 anni e il 15% di quelli sopra i 2 anni soffre di insonnia; il 12% in età prescolare russa abitualmente. Inoltre,aumenta la privazione di sonno negli adolescenti, spesso a causa dell’uso di dispositivi elettronici nelle ore serali. Solo il 15% dorme le 8-10 ore raccomandate. Tra le conseguenze ci sono difficoltà di concentrazione, irritabilità, calo delle prestazioni scolastiche, rischio di sovrappeso e, nel lungo periodo, problemi cardiovascolari e metabolici.