Baroni della medicina in Penisola sorrentina
18 Giugno 2021“Intoccabili “baroni della medicina” presso gli ospedali Riuniti della penisola sorrentina. Richiesta intervento urgentissimo dei vertici dell’Asl Na 3 Sud”.
Questo l’oggetto della missiva consegnata ieri pomeriggio durante l’incontro al comune di Sorrento, dai rappresentanti delle Associazioni territoriali “Sindacato Cub”, Rosario Fiorentino, “Associazione Conta Anche Tu”, Francesco Gargiulo, “I Cittadini contro le Mafie e la Corruzione “ Giuseppe D’esposito, “Sindacato Cisal”, Raffaele Esposito, Sindacato Flaica Cub, Antonino Fiorentino, “Associazione Vas”, Salvatore Caccaviello, al direttore Generale dell’Asl Na 3 Sud, Gennaro Sosto, al direttore sanitario dei P.O. della penisola sorrentina, Giuseppe Lombardi e per posta al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Un incontro chiesto dallo stesso sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, a cui oltre i firmatari della denuncia erano presenti il sindaco di Piano di Sorrento, Vincenzo Iaccarino e quello di sant’Agnello, PierGiorgio Sagristani, per tentare di ricomporre un clima di serenità all’interno dell’ospedale di Sorrento, “sconvolto” dalle dure prese di posizione del dirigente del reparto di anestesia per la cronica mancanza di personale specialistico che a più riprese hanno portato al blocco delle sedute operatorie soprattutto nel reparto di ortopedia.
Ed è proprio di oggi, malgrado l’arrivo -distanziato nel tempo – di nuovi anestesisti vincitori dell’ultimo concorso bandito dall’Asl Na 3 Sud (due specializzati e due specializzande del quarto e quinto anno) e la concessione di 600 ore di straordinario mensile, l’ulteriore blocco parziale della sala operatoria con il primo intervento (un ultra novantenne con femore fratturato) dopo le ore tredici!
Uno scherzo da preti a detta di qualcuno, un ulteriore logoramento per gli ortopedici (il primario minaccia di lasciare) alla vigilia dell’osteggiata apertura della chirurgia, diretta dal dott. Pietro Gnarra, dopo il cessato allarme del terribile virus che aveva portato il reparto a diventare astanteria Covid.
“Nel prendere visione delle risultanze dell’indagine svolta dalla Commissione Parlamentare-Errori in Campo Sanitario- Atti Parlamentari – seduta del 22 gennaio 2013 riguardanti il Presidio ospedaliero di Sorrento – scrivono i rappresentanti delle Associazioni Territoriali – che di seguito si riportano:
1)- Disapplicazione dell’articolo 18, comma 4, del CCNL 1998/2001.
in ordine alla nomina temporanea della dott.ssa Matilde De Falco, quale dirigente facente funzione della unità ospedaliera complessa di anestesia e rianimazione dell’ospedale di Sorrento, ottenuta nel gennaio 2008 con incarico diretto senza nessuna procedura concorsuale e disposta dall’allora direttore generale dott. Gennaro D’Auria sottoposto, da li a poco, a custodia cautelare da parte della Magistratura inquirente.
Non va sottaciuto il fatto che la dott.ssa De Falco ha conservato per ben 10 anni quell’incarico assegnatogli con modalità non conformi alla normativa e mai revocato malgrado l’Azienda Sanitaria avesse intrapreso, solo a seguito dell’avvio dell’inchiesta parlamentare, la procedura di comparazione dei curricula per la scelta del nuovo primario del reparto in questione. Fu la stessa Commissione ad evidenziare che all’epoca (ottobre 2012) gli stessi soggetti auditi non seppero fornire informazioni sulla pubblicazione di apposito bando e sugli esiti dell’eventuale concorso.
Appare evidente che la prorogatio implicita dell’incarico temporaneo per un arco temporale così prolungato, oltre a non essere conforme alla normativa vigente, che contempla una rotazione del personale nelle more della nomina del nuovo primario, potrebbe aver prodotto anche un danno erariale all’azienda, potenzialmente rappresentato dal maggior trattamento retributivo che l’ente ha dovuto corrispondere al sostituto per le mansioni primariali svolte”. Ed ancora
“Infine, l’inchiesta condotta in ordine ai numerosi medici anestesisti trasferiti, a domanda, dal reparto di rianimazione diretto dalla dottoressa De Falco, evidenziò un clima di forte contrasto tra gli stessi medici e la dirigente temporanea che avrebbe determinato il massiccio esodo di anestesisti (dieci medici in un breve arco temporale), con evidenti ripercussioni sull’erogazione del servizio sanitario.
Dall’indagine in merito al trasferimento a domanda dei 10 anestesisti, ne venne fuori in particolare, un clima di pressioni e sopraffazioni ascrivibile alla gestione De Falco, nell’ambito della quale si registrò una totale compressione dell’autonomia del singolo anestesista, addirittura impossibilitato a disporre di propria iniziativa ricoveri di pazienti, se pur gravi, in assenza del permesso della dirigente”. Notizie di presunti “reati” che se confermate potrebbero portare sconvolgimenti nell’attuale organico dei P.O. di Sorrento e Vico Equense.