Beneduce e Russo: il robot va bene ma non basta
13 Luglio 2019I consiglieri regionali di opposizione plaudono alle nuove tecnologie, ma ritengono che sono altri i fattori che fanno la differenza per assicurare un’assistenza di qualità.
Gli investimenti in innovazione ed apparecchiature sono più che condivisibili ma è necessario operare su segmenti altrettanto importanti per dare risposte adeguate ai cittadini.
Lo sostengono i consiglieri regionali Flora Beneduce ed Ermanno Russo, componenti della Commissione Sanità della Campania: “Siamo felici che anche l’ospedale di Pozzuoli – dopo il Cardarelli, il Monaldi, il Pascale e l’Ospedale del Mare – possa vantare l’impiego del robot Da Vinci in chirurgia ma i cittadini guardano con attenzione ad altri processi che migliorano o peggiorano la qualità della vita in questo territorio. Ad esempio, vogliono sapere a che punto è la riduzione delle liste d’attesa, semmai qualcosa si stia facendo davvero per ridurle”.
“Sappiamo che il Ministero ha varato un Piano nazionale di gestione delle liste d’attesa (Pngla) e che presto chiederà conto alle Regioni delle modalità di attuazione di detto piano a livello territoriale. Siamo curiosi di conoscere come la Campania abbia recepito le indicazioni del ministro Grillo”, evidenziano gli esponenti azzurri.
“Va bene la tecnologia, perché meno invasiva e più efficace, va bene anche plaudire alla tempistica con cui il personale medico e paramedico ha declinato in chiave operativa l’innovazione introdotta a Pozzuoli, ciò che invece non si può tollerare è la propaganda rispetto all’ordinario, che si vuole per forza far passare per risultato eccezionale e strabiliante. Alla sanità campana manca l’appropriatezza delle cure e una stretta sensibile sui tempi. Quando il governo regionale e la governance territoriale delle Asl saranno riusciti ad ottenere questo risultato, allora anche noi saremo pronti ad elogiare e a plaudire. Fino a quel momento – concludono Beneduce e Russo – l’indice che più ci interessa è il disagio della gente e il grado di insoddisfazione degli utenti campani”.