Bianchi, arriva la sospensiva collegiale del Consiglio di Stato
7 Giugno 2019Il manager dell’Istituto dei tumori di Napoli, Fondazione G. Pascale, resta al timone dell’Ircs con maggiore tranquillità dopo la pronuncia del Giudice.
Non si interrompe, ma anzi continua, il matrimonio fra Attilio Antonio Bianchi e il “Pascale”. Ancora una “tregua” nel braccio di ferro con il Ministero della Salute che nel 2018 costrinse il direttore generale dell’Istituto partenopeo dei tumori a diventare, con il ricorso 4805, attore di una lunga e tormentata vicenda di giustizia amministrativa. Il Consiglio di Stato – dopo aver riconosciuto con un’ordinanza del presidente della terza sezione al manager Bianchi una sospensiva della sentenza del Tar Lazio che il 26 aprile di quest’anno che in Camera di Consiglio aveva bocciato il ricorso del direttore generale – ha confermato l’altro ieri la sospensiva in udienza camerale. L’udienza di merito – come chiarisce l’avvocato Lentini che ha rappresentato in giudizio il manager del Pascale – è prevista per i primi di ottobre.
Attilio Antonio Bianchi è stato così reinserito nell’elenco nazionale per aspiranti direttori generali e può partecipare all’avviso pubblico della Regione Campania che dovrà individuare quattordici manager per altrettante aziende sanitarie, ospedaliere ed universitarie. Ovviamente punta alla riconferma nell’attuale incarico. Bianchi che fino al 2016 è stato direttore generale dell’Università di Salerno lasciò l’Ateneo per trasferirsi come manager dell’Irccs Pascale, incarico che gli è stato affidato dal governatore De Luca. La decisione del Consiglio di Stato – come chiarisce il legale Lentini – ha tenuto conto anche di un intervento della Regione Campania con il quale è stata riconosciuta la “congruità” del titolo del corso sostenuto da Bianchi alla Bocconi per il suo inserimento nell’elenco nazionale per aspiranti direttori generali.
Proprio l’altro ieri nella sala De Sanctis della Regione il Pascale è stato celebrato, alla presenza del governatore De Luca, come “eccellenza della sanità regionale”. In attesa dell’intervento del Consiglio di Stato che gli ha riconfermato con l’organo collegiale la sospensiva che gli era stata già riconosciuta con un’ordinanza del presidente della terza sezione, sempre del Consiglio di Stato. Nel frattempo Attilio Bianchi si è iscritto alla prima classe di un corso per aspiranti direttori generali che la Regione ha organizzato con il Formez pa, l’Università Federico II e l’Università di Salerno. La vicenda amministrativa di Attilio Bianchi è simile (o addirittura uguale) alle controversie amministrative che in Italia interessano oltre dieci direttori generali i cui ricorsi per l’ammissione all’elenco nazionale per aspiranti manager – com’è avvenuto per Bianchi – sono stati bocciati dalla sezione terza quater del Tar Lazio. Inutile sottolineare che tutti gli ex manager seguono con interesse la vicenda del direttore generale partenopeo e molti “bocciati” aspettano la decisione di merito che, se favorevole a Bianchi, potrebbe far scattare eventuali richieste di risarcimento.