Biotestamento, la svolta
12 Dicembre 2019Il ministro della salute, Roberto Speranza, ha finalmente firmato il decreto sulla banca dati denominata D.a.t. (Disposizioni anticipate di trattamento).
Con l’adozione del provvedimento, attesa da tempo, la legge sul biotestamento approvata dal Parlamento è divenuta pienamente operativa dando la possibilità a ciascun cittadino di avere una libertà di scelta in più.
La Legge 22 dicembre 2017 recante numero 219 ha introdotto nel nostro ordinamento le disposizioni anticipate di trattamento con la previsione di istituire nel Ministero della salute la Banca dati destinata alla registrazione delle disposizioni anticipate di trattamento.
Con la firma del Decreto regolamentare da parte del ministro sono stati definiti i contenuti informativi della banca dati, i soggetti che concorrono alla sua alimentazione, le modalità di registrazione e di messa a disposizione delle D.a.t., le garanzie e le misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali nel rispetto dei diritti della persona, le modalità ed i livelli diversificati di accesso alla medesima banca dati.
Tale provvedimento con allegato il relativo disciplinare tecnico, ha concluso il dovuto iter amministrativo che ha visto, tra l’altro, l’acquisizione del parere del Garante per la protezione dei dati personali, l’intesa in Conferenza Stato–Regioni ed il parere positivo da parte del Consiglio di Stato.
La Banca dati verrà riempita con le disposizioni anticipate di trattamento raccolte dagli ufficiali di stato civile dei comuni di residenza dei disponenti, dai notai e dalle Regioni che abbiano, con propri atti, regolamentato la raccolta di copia delle disposizioni. Inoltre, anche i cittadini italiani residenti all’estero potranno far pervenire le proprie disposizioni alla banca dati nazionale per il tramite delle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane all’estero.
Potranno accedere alla banca dati nazionale i medici che hanno in cura il disponente-paziente in situazione di incapacità di autodeterminarsi, il fiduciario indicato dallo stesso disponente ed il disponente stesso, tramite identificazione con il Sistema pubblico di identità digitale che garantisce la sicurezza dell’accesso.
Infine, va ricordato che la banca dati nazionale garantirà il trattamento dei dati e le relative misure di sicurezza e di riservatezza in conformità con quanto sancito dal vigente Codice in materia di protezione dei dati personali, modificato ed integrato, per l’appunto, in piena coerenza con il Regolamento (UE) 2016-679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 (Gdpr).
Le disposizioni anticipate di trattamento precedentemente depositate nei Comuni, i Notai e le Rappresentanze diplomatiche o consolari italiane all’estero saranno, inoltre, acquisite nella banca dati nazionale entro sei mesi dall’attivazione della stessa.