
“Botteghe di comunità”, Fp Cgil Salerno: “Incrementare i servzi e reclutare personale interno
8 Aprile 2025“Con l’attuale carenza di posti letto ospedalieri e di medici di medicina generale (vi sono circa 159 zone carenti sulle oltre 700 previste!), sicuramente le Botteghe della Comunità sono strutture territoriali di prossimità capillari che rappresentano un utile strumento di implementazione del modello socio-sanitario, utili pure per garantire i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) nell’ambito della prevenzione.
Questa è l’aspettativa dei 27 Comuni delle aree interne con altra prevalenza di anziani fragili che vivono una condizione di spopolamento che a cascata impatta negativamente sulla presenza dei servizi. Si pensi ad esempio agli screening tumorali (mammella, colon, Pap test).
Tuttavia, vi sono numerose sfide da affrontare. Nelle more di implementare i sistemi di Telemedicina previsti dal PNRR, occorre ampliare i servizi previsti con la consegna di protesi e ausili, rinnovo Piani terapeutici per pazienti portatori di patologie croniche (cardio-nefro-metaboliiche, broncopatiche o psichiatriche) e l’introduzione dei Punti di prelievo ematico che sarebbero utili pure a implementare – ottimizzandone le risorse – le attività dei Laboratori di analisi degli ospedali periferici. Oltre, nel complesso, a incrementare i flussi degli ospedali collocati in territori meno antropizzati della provincia come quelli di Agropoli, Roccadaspide e Vallo della Lucania, per ottimizzarne l’economia di gestione.
Ma soprattutto occorre valorizzare il ruolo dell’infermiere nel territorio, degli assistenti sociali e dei medici specialisti coinvolti che, per la Fp Cgil Salerno, significa reclutare personale dipendente dell’Asl, evitando ulteriori forme di privatizzazione al fine di favorire la vera integrazione delle cure ospedale-territorio, con la presa in carico del paziente che, se si vuole veramente collocare ‘al centro del sistema delle cure’, ‘umanizzazandole’ , non può che non essere preso in carico da operatori sanitari dipendenti dello stesso erogatore, l’Asl Salerno, per evitare la frammentazione dei percorsi”.
Così il segratario generale Antonio Capezzuto e il coordinatore Medici Massimiliano Voza della Fp Cgil Salerno, a margine della presentazione in ASL Salerno delle Botteghe di Comunità.