Botti di Capodanno, solito bollettino

Botti di Capodanno, solito bollettino

1 Gennaio 2020 0 Di Al. Ma.

Avvisi ed appelli alla prudenza cadono nel vuoto. La smania di “cacciare” l’anno vecchio con i fuochi continua a fare registrare decine e decina di ferite e qualche vittima.

 

In tutto il Paese, il numero totale dei feriti di quest’anno, 204, è in diminuzione rispetto al 2019 quando si erano verificati 216 ferimenti. Nel 2018 erano stati 212, 187 nel 2017 (il numero più basso degli ultimi anni), 190 nel 2016, 253 nel 2015, 361 nel 2014, il numero più alto degli ultimi 6 anni. Quest’anno i dati, relativamente alla gravità delle lesioni riportate, fanno registrare una lieve diminuzione sia nel numero di feriti con prognosi inferiore o uguale a 40 giorni, sia in quello dei feriti gravi (con prognosi superiore ai 40 giorni). I feriti lievi sono infatti 193; quelli più gravi sono 11 a fronte dei 13 dello scorso Capodanno. Aumenta il numero dei minori feriti: sono 43, mentre lo scorso anno erano stati 41.

Il caso più tragico ad Ascoli Piceno dove un giovane di 27 anni è morto dopo essere caduto in un dirupo nel tentativo di spegnere un principio di incendio nella sterpaglia sottostante provocato dall’accensione di alcuni fuochi pirotecnici.

A Milano, invece, un uomo di 23 anni, mentre festeggiava in strada con amici raccoglieva un artificio pirotecnico rimasto inesploso che, deflagrando accidentalmente, gli ha procurato l’amputazione traumatica della mano destra e ferite multiple al volto e agli arti inferiori con prognosi di 90 giorni.

A Roma un 36enne ha riportato l’amputazione sub totale della mano destra ed è stato ricoverato in prognosi riservata.

Nella capitale dei botti sono 48 i feriti: 22 a Napoli città e 26 in provincia. Lo scorso anno il numero delle persone coinvolte si era fermato a 36. Risultano coinvolti anche tre minorenni.

In provincia di Caserta, ad Aversa, una ragazza di 18 anni, mentre era sul balcone della propria abitazione, è stata colpita allo stomaco da un colpo d’arma da fuoco vagante e ricoverata in ospedale in prognosi riservata per essere sottoposta a intervento chirurgico.