Brevettato un peptide antimicrobico, paladino della salute
7 Ottobre 2022A largo San Marcellino, a Napoli, il 30 settembre tanti ricercatori sono usciti dai loro laboratori e carichi di entusiasmo hanno raccontato in che modo i loro studi possono avere un risvolto sorprendente nella nostra quotidianità. La dott.ssa Gianna Palmieri del CNR insieme alla Dott.ssa Marta Gogliettino e al Dott. Marco Balestrieri dell’Istituto di Bioscienze e Boriose del Consiglio Nazionale delle Ricerche racconta di come può essere reso più sicuro e con minore impatto ambientale il packaging comunemente utilizzato per la conservazione degli alimenti che troviamo nel banco frigo. I prodotti che abitualmente consumiamo, in particolare quelli freschi, sono continuamente minacciati da organismi microscopici spesso invisibili a occhio nudo (batteri, muffe, funghi) alcuni di questi molto pericolosi per la nostra salute. È recente l’intossicazione e la morte di alcune persone per aver mangiato würstel (da mangiare sempre e solo dopo cottura, come riportano le indicazioni sulle confezioni!) contaminati dal batterio Listeria monocytogenes. Il Team di ricerca del CNR è riuscito a progettare e caratterizzare ua piccola molecola, un peptide, ovvero un frammento di una proteina, che è stato oggetto di brevetti di cui il gruppo è co-inventore e che è in grado di lavorare per la nostra sicurezza alimentare distruggendo i microorganismi patogeni che incontra, Listeria monocytogenes compreso. Spesso i microorganismi hanno la capacità di resistere a condizioni ambientali molto sfavorevoli. A volte per distruggerli basta agire con la temperatura (molto alta, per esempio con la cottura, o molto bassa, frigo o freezer) altre volte si utilizzano prodotti chimici direttamente sui cibi o all’esterno delle confezioni, spesso con procedure lunghe e più o meno costose. L’utilizzo, invece, di questa piccola molecola è una soluzione sicura per la nostra salute e per l’ambiente, considerando che è una molecola biodegradabile e non tossica! Una molecola che preserva le proprietà organolettiche dei prodotti, agendo solo sui microorganismi che minacciano la nostra salute. Complimenti alla dott.ssa Palmieri ed al team di ricerca, con la speranza che anche le industrie alimentari siano sempre più aperte a questo tipo di soluzioni e che investano tempo e risorse nella ricerca di queste piccole molecole paladine della nostra salute.
Parole chiave: Packaging attivo; peptidi antimicrobici; Food security.