Brucella, sottoposti a vaccinazione i vitelli dell’area interessata
6 Novembre 2022“Con la vaccinazione dei 1294 capi bufalini presenti in 179 allevamenti del Casertano ricadenti nell’area cluster della brucella, abbiamo salvato una generazione di vitelle mediterranee campane, in quanto si tratta di animali di età compresa fra i sei agli otto mesi presenti nella zona focolaio del batterio.
Sappiamo già da soli che in valore assoluto è una percentuale bassa, visto che le bufale nell’intera provincia di Caserta sono decine di migliaia, ma intanto abbiamo messo in sicurezza in poco tempo tantissimi giovani animali garantendo loro un futuro molto più sicuro”.
Così il Commissario straordinario per il superamento dell’emergenza connessa all’eradicazione delle malattie infettive delle specie bovina e bufalina della Regione Campania Luigi Cortellessa spiega nel dettaglio i “numeri” forniti venerdì 4 novembre dopo la maxi-operazione veterinaria di vaccinazione che ha riguardato in un solo giorno 32 allevamenti dell’area focolaio (dove la vaccinazione è stata autorizzata soltanto per le bufale di età compresa fra i sei e gli otto mesi, ndr); operazione che ha provocato le critiche degli allevatori del Coordinamento Unitario, che da mesi chiedono il ritiro del Piano regionale di eradicazione di brucellosi e tbc bufaline, non lesinando attacchi allo stesso Cortellessa.
Ma il generale dell’Arma va avanti però per la sua strada, che “è quella di favorire le aziende garantendo la sicurezza degli animali”. “Abbiamo iniziato a lavorare da inizio agosto – sottolinea Cortellessa – e in circa tre mesi abbiamo vaccinato tutti i capi giovani dopo peraltro azioni di profilassi sempre molto complesse, e anche rischiose per gli stessi veterinari.
L’operazione di venerdì arriva infatti dopo una profilassi durata quasi 15 giorni, con i prelievi fatti dai veterinari in 32 allevamenti, e risultati delle analisi arrivati in tempi brevissimi. Ciò che chi contesta non dice, è che abbiamo praticamente azzerato i tempi di attesa degli esiti degli accertamenti, che prima erano lunghi e danneggiavano gli allevatori, con notifiche che arrivano in tempi reali, e ciò grazie al superlavoro fatto dai veterinari e dagli esperti dell’ufficio di Caserta dell’istituto zooprofilattico del Mezzogiorno. Posso pensare che questa efficienza suscita qualche disappunto, anche se qualche allevatore inizia a sentirsi più libero, e chi prima protestava, ora sta pensando di cambiare posizione. E anche nell’area cuscinetto, dove la vaccinazione è facoltativa, allevatori iniziano a farsi avanti per proteggere i propri capi”.