Brucellosi, presidio con trattori: 16 allevatori bufalini indagati
22 Giugno 2023Chiuse le indagini su 16 allevatori di bufale del Casertano, nei confronti dei quali la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) contesta il reato di intralcio alla circolazione nei confronti del presidio con trattori effettuato per alcune settimane nel mese di maggio sulla statale Domiziana, in prossimità del bivio per Cancello e Arnone. Entro 20 giorni possono depositare memorie e atti difensivi e chiedere di essere interrogati.
La protesta, che risale ai primi di maggio, era volta a tenere alta l’attenzione su un contenzioso, quello relativo all’emergenza brucellosi, che da oltre un anno vede opposti i titolari degli allevamenti bufalini e la Regione Campania sul piano per l’eradicazione di brucellosi e tubercolosi di bufalo, varato nel marzo 2022. Un piano considerato negativo per il settore, in quanto non contemplerebbe – secondo gli allevatori – un cambio di passo nella gestione dell’emergenza sanitaria, ovvero il superamento politica di abbattimento per sospetta brucellosi, che in oltre 10 anni ha portato all’abbattimento di oltre 140.000 bufale, di cui solo l’1,4% risultava effettivamente malato da analisi post mortem.
Il presidio è stato rimosso il 24 maggio, due giorni dopo il vertice al ministero della Salute convocato dal sottosegretario Marcello Gemmato, il cui esito è stato giudicato “positivo” dagli allevatori. All’incontro hanno partecipato parlamentari di tutte le parti, numerosi sindacati e associazioni di agricoltori, ad eccezione dei quattro che siedono al tavolo verde della Regione Campania (Confagricoltura, Copagri, Cia e Coldiretti).
Nei giorni scorsi, però, c’è stata una “fronda interna” a Confagricoltura e Copagri, con le sezioni casertane delle due associazioni che hanno manifestato dissenso nei confronti dei vertici regionali seduti al tavolo con la Regione, tanto che la sezione casertana di Confagricoltura è stata incaricata.