Budget esauriti, “a rischio la salute dei cittadini campani”
10 Marzo 2019Una conferenza stampa appena due giorni fa ed ora l’Associazione della sanità privata accreditata territoriale (Aspat) rilancia l’allarme per la contrazione della risposta assistenziale.
Ritorna sul “luogo del delitto”, o meglio, sul “luogo del reato” l’Aspat e lancia un SoS alla Regione perché intervenga per porre rimedio ad una situazione di grave disagio determinata dall’esaurimento dei budget relativamente a diverse branche assistenziali. Un problema di non poco conto considerando che in assenza di un provvedimento ad hoc i cittadini campani saranno costretti a pagare alcune prestazioni di tasca propria. Nell’occhio del ciclone, in particolare, sono le prestazioni relative alla specialistica ambulatoriale ed alla riabilitazione.
“È a rischio il diritto alla salute dei cittadini campani – rimarca l’Aspat – per cui aver evidenziato rischi e contraddizioni della riabilitazione complessa, proponendo correttivi e soluzioni concrete ad alcune criticità concernenti i setting assistenziali, l’attenzione si concentra sulla specialistica ambulatoriale, cioè sulla necessità di cura dei cittadini campani”.
Dal report prodotto dall’Associazione sui tetti di spesa relativi al primo trimestre dell’anno in corso emergerebbero, infatti orti criticità.
“Dall’analisi si evidenzia, con estrema chiarezza, che – sottolinea il direttore Gaetano Gambino – in quasi tutte le Asl, ad eccezione di Avellino e Benevento, alla data attuale, risultano già esauriti in particolare i budget del laboratorio di analisi, della cardiologia e della radiologia, che rappresentano i maggiori volumi di prestazioni richiesti dai prescrittori”.
Secondo i dati forniti dall’Aspa la specialistica ambulatoriale per la radiologia si è interrotta il 25 febbraio ad Avellino, il 1 marzo a Caserta, il 23 febbraio a Napoli 1 centro, il 2 marzo a Napoli 2 Nord, il 27 febbraio a Napoli 3 Sud, il 4 marzo a Salerno e si bloccherà 12 marzo a Benevento. Preoccupante il quadro per la cardiologia: a Napoli 1 centro il blocco è partito 16 febbraio, alla Napoli 2 Nord al 18 febbraio, all’Asl Napoli 3 al 26 febbraio, mentre a Salerno è iniziato ieri 9 marzo
“E’ necessario programmare bene il fabbisogno – dice il presidente Aspat Pierpaolo Polizzi – questo eviterebbe gli ‘stop and go’ non più sopportabili dai cittadini e dalle strutture”. “Abbiamo valutato positivamente – aggiunge Polizzi – la circolare Postiglione, direttore generale della Regione, che ha accolto la proposta di Tetto unico regionale di branca (Turb), così disponendo la cessazione contemporanea dei limiti di spesa di ciascuna branca per Asl, restituendo responsabilità in capo ai medici prescrittori e stroncando l’incivile fenomeno della transumanza degli assistiti in mobilità passiva”.
A seguire la tabella degli stop alle prestazioni