Calano vertiginosamente le vaccinazioni in età pediatrica: morbillo, rosolia e parotite.
19 Ottobre 2018Autocertificazione fa rima con confusione e le incertezze delle Istituzioni nazionali non aiutano.
C’è scarsa attenzione nel vaccinare i bambini. E sul problema interviene la Federazione italiana dei medici pediatri che denuncia il crollo delle coperture vaccinali per malattie come morbillo, rosolia e parotite. “Rispetto alle coperture vaccinali del 2017 che hanno interessato i nati nel 2015, l’anno in corso – avverte Antonio D’Avino, segretario provinciale della Fimp – mostra un vero e proprio crollo di vaccini per morbillo, rosolia e parotite. I dati sono recentissimi perché la registrazione è stata effettuata ad agosto e sono realmente allarmanti”.
La situazione è destinata a peggiorare con l’apertura delle scuole perché le possibilità di contagio per i bambini aumentano notevolmente. “Siamo ormai in autunno e questo dato – incalza lo specialista – non può essere ignorato. Come pediatri abbiamo il dovere di far capire alle mamme e ai papà quanto sia importante procedere in tempi brevi a far vaccinare i bambini contro il morbillo”. I piccoli più a rischio sono quelli nati nel 2016 per i quali si registra un calo percentuale di vaccinazioni contro queste tre malattie (morbillo, parotite e rosolia) di 8-10 punti a seconda delle Asl campane considerate rispetto all’anno scorso.
Si è passati dal 92% circa di bambini vaccinati nel 2017 all’82-84% circa fino ad agosto del 2018. In buona parte potrebbe aver influito sul calo di vaccinazioni il possibile ricorso dei genitori alle autocertificazioni da presentare agli istituti scolastici. Il segretario della Fimp, Antonio D’Avino, invita i genitori a recuperare il tempo perso. “Il problema non è rispettare o meno una normativa, ma di salute. Vaccinare i propri figli significa prendersi cura di loro”.