Cambio al vertice dell’Asl Na1 Centro
6 Febbraio 2019A Mario Forlenza, dimissionario, che passa ad altro incarico, succede Ciro Verdoliva. Manca solo l’atto di incarico ma oramai si tratta di poco più di un dettaglio.
Adesso è ufficiale. Manca solo la foto di gruppo, ad immortalare arrivi e partenze ma il cambio del vertice aziendale dell’Asl Na1 Centro è oramai cosa fatta. Vanno in questa direzione le dimissioni, a questo punto, dell’ex direttore generale, Mario Forlenza (andrà probabilmente ad occupare una casella nella struttura commissariale) e l’arrivo, oramai imminente del manager, a questo punto altrettanto ex, del Cardarelli, Ciro Verdoliva.
La decisione che matura oggi era nell’aria da ameno dieci giorni, perché al di là delle dichiarazioni ufficiali di tenore complottistico, nelle segrete stanza di palazzo Santa Lucia, a più riprese, il governatore Vincenzo De Luca era andato su tutte le furie per le arcinote vicende legate alle carovane di formiche del san Giovanni Bosco e, in prcedenza, per i ripetuti scandali che si erano abbattuti sulla più grande azienda sanitaria locale d’Europa. Scandali vecchi, si fa per dire, e nuovi: la brutta vicenda che ha portato alle dimissioni del direttore generale, Elia Abbondante; la più recente, e non meno brutta, che ha visto l’epilogo negli arresti domiciliari di Loredana di Vico, direttore della Unità operativa complessa Acquisizione beni e servizi dell’Asl Napoli 1 centro. Per non parlare dell’emergere di un sommerso inquietante con diversi servizi sanitari oramai da tempo esternalizzati – il problema non è chiaramente della sola Na1 Centro ma, in varia misura, coinvolge quasi tutte le Asl e le Aziende ospedaliere della Campania – finti nel mirino e negli appetiti golosi della criminalità organizzata.
Ed allora, necessariamente, auguri al nuovo direttore generale Ciro Verdoliva che, ad un amico, avrebbe confidato di accettare l’incarico solo per spirito di servizio. Anche se chi conosce a fondo il neo-manager dell’Asl metropolitana sostiene che, sotto sotto, questo incarico non giunge proprio sgradito ad un uomo che, dietro l’apparente duttilità, nasconde una propensione al “rischio” che diventa anche stimolo e scommessa: provare a far bene dove in tanti hanno fallito.
All’ex direttore Mario Forlenza va, comunque, l’onore delle armi. Ci ha provato, si è impegnato ed ha fatto quanto poteva. Gli eventi sono stati più forti di lui.