Camici bianchi, è polemica per le “mancate ricette” degli specialisti
6 Dicembre 2022La legge lo prevede e la Regione Campania ha provveduto ad attivare – a quanto pare sin dallo scorso mese di maggio – la piattaforma informatica che consente anche ai medici specialisti la possibilità di prescrivere farmaci ed esami diagnostici. Ciononostante, ad oggi, nulla di fatto.
La questione non è meramente formale ma sostanziale, perché il “gran rifiuto” degli specialisti si traduce in un ulteriore peso che va a gravare unicamente sulle spalle dei soggetti più fragili: gli ammalati. Segnatamente quelli, vedi i malati oncologici, per cui la malattia diventa spesso un calvario, anche a causa del mancato avvio del processo di presa in carico globale del paziente. Un processo, anche questo, più volte annunciato ma mai concretamente avviato. E così chi viene colpito da patologie severe, al disagio di trascinarsi nella giungla della burocrazia sanitaria – tra esami che si fanno un po’ si e un po’ no, a districarsi fra i diversi centri che concorrono a completare l’iter diagnostico, a fare i conti con i tempi di attesa dei nosocomi di alta specialità sempre pieni fino all’inverosimile – deve ,fare i conti anche con la doppia prescrizione (dello specialista e del medico di famiglia); con le doppie code negli studi, sempre dei medici di famiglia e degli medici specialisti.
Da mesi, a dar fuoco alle polveri di una dura polemica per questo ennesimo, increscioso andazzo a danno degli assistiti, è Salvatore Caiazza, vicesegretario vicario Fimmg Napoli 2 Nord. “Perché – esordisce Caiazza – si continua ad arrecare forti disagi ai cittadini dei territori campani, in particolar modo ai pazienti oncologici?”.
“Qui non si tratta solo di una generica carenza assistenziale, seppur grave – completa – ma di un danno ingiusto patito dall’ammalato, oltretutto di un danno al quale si può e si deve mettere rimedio”.
“In mancanza di riscontri a questa legittima aspettativa degli assistiti – conclude Caiazza – annuncio sin d’ora, che siamo disposti a scendere in piazza al loro fianco”.