Camorra in sanità, lo denunciammo già quattro anni fa
20 Marzo 2019Bruno Zuccarelli Anaao Assomed: “il sindacato ha già da anni denunciato la presenza della criminalità negli ospedali ed è pronto “a sostenere ogni iniziativa in favore della legalità”.
Sul vile danneggiamento delle automobili degli operatori sanitari dell’ospedale San Giovanni Bosco, interviene con una lunga nota anche il segretario regionale del sindacato medico Anaao. “La camorra negli ospedali di frontiera è una presenza oscura e sotto gli occhi di tutti. È un bene che il commissario dell’Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, abbia richiamato l’attenzione su un allarme che come segretario regionale dell’Anaao Assomed ho sentito il dovere di lanciare anni fa. La speranza è che dopo anni (il nostro sos risale al 2015) la Procura abbia ormai svolto meticolose indagini e che quindi si sia ormai pronti a liberare queste strutture dal malaffare”.
In tempi non sospetti, quando rivestiva il ruolo di segretario regionale del sindacato dei medici dirigenti, Zuccarelli aveva infatti chiesto che si approfondissero eventuali legami tra la camorra e gli ospedali del centro città. “Siamo certi – l’interrogativo proposto da Zuccarelli – che questi soggetti non tengano sotto scacco alcuni nosocomi del centro storico?”. Per il sindacalista è fin troppo evidente, valeva allora e vale ancora oggi che a Napoli strutture quali l’Ascalesi, il San Giovanni Bosco ed il Vecchio Pellegrini siano dislocate in “zone calde” e quindi soffrano di un processo di “osmosi” che rischia di portare all’interno personaggi dubbi, se non addirittura veri e propri affiliati a qualche clan. Zuccarelli aveva denunciato che alcuni ospedali del centro storico erano stati utilizzati dalla camorra per organizzare summit, ma anche per custodire armi e droga ed evitare controlli da parte delle forze dell’ordine. “Mi chiedo – dice – quale sia la situazione attuale”.
Il vicesegretario nazionale Anaao mette in guardia anche dalla mentalità camorristica che alle volte si annida all’interno di alcuni uffici. “Una mentalità che va combattuta e debellata con la stessa forza con la quale si interviene contro i clan. Solo così potrà esserci realmente un vero cambiamento. L’Anaao lo ha fatto anni fa ed è pronta a sostenere tutte le iniziative che verranno poste in essere in favore della legalità”.