Campania, bene su export e giovani all’università
11 Dicembre 2023l dato più clamoroso sul piano positivo nello studio sull’economia della Campania è che questa Regione riesce a esportare bene sulla tecnologia.
Ed è clamoroso, sul piano sempre positivo, che il tasso di crescita nell’ultimo quadriennio sulle aziende cosiddette innovative, secondo i registri ministeriali, sia più alto di tutti nella Regione Campania, più 55%”.
Lo ha detto Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti nella presentazione dell’analisi “Technology Forum Campania”.
“La Campania – ha aggiunto – è la più dinamica regione d’Italia per la creazione di start up innovative. Le due città leader della regione sono nella top dieci nazionale e quindi sono elementi che denotano una grande vitalità e una grande capacità attrattiva da questo punto di vista. Cresce il dato sui giovani che si iscrivono all’università anche se resta una grande attrattività di Milano per i giovani. Del resto Milano ha il più importante Politecnico d’Europa, tra i più importanti politecnici d’Europa, l’Università di economia e commercio tra le più importanti d’Europa, la Bocconi, seguiti da vicino dall’Università Cattolica e altre. Quindi c’è una grande intensità universitaria accademico, ma nonostante questo la Regione Campania riesce ad esprimere numeri molto significativi su questi dati e io guarderei il bicchiere mezzo pieno”.
Sull’Europa che investe molti fondi nella ricerca e nell’innovazione che devono ora essere capitalizzati al meglio in Campania, De Molli spiega che “la Regione Campania sta facendo molto bene. Nonostante l’Italia investa molto poco in ricerca e sviluppo, la Campania fa il suo, essendo la settima migliore regione del Paese sul piano dell’incidenza relativa degli investimenti in ricerca e sviluppo sul Pil ed essendo la più dinamica del Sud, visto che il 40% di tutti i laureati del Sud si laureano in Campania, che quindi ha un forte peso: da qui esce il 12% di tutti i laureati nazionali, ma c’è un’economia che pesa il 6% del totale italiano, quindi è una regione da questo punto di vista molto in grado di far crescere ancora i talenti”.