Campania, incendio ecoballe: duro monito “Legambiente”
31 Luglio 2024“L’incendio delle ecoballe provenienti dalla Tunisia, e già rimpatriate dal porto di Sousse, è l’emblema dell’emergenza del ciclo dei rifiuti in Campania, che più che ciclo diventa, ogni giorno, un labirinto oscuro. Siamo davanti ad una vicenda triste e piena di ombre che puzza più dei rifiuti stessi di malaffare. Dietro quelle fiamme si nascondono mani criminali, disattenzioni, opacità e responsabilità di chi doveva rispettare i tempi e controllare. Una cosa siamo convinti: ancora una volta a pagare le inefficienze sono i cittadini,l’ambiente e le comunità. È tempo di ecogiustizia: accertare le responsabilità e subito i danni ambientali, rimuovere appena possibile quello che rimane dell’ecoballe, garantire in tempi certi per la bonifica. Basta con la politica del rattoppo. E Legambiente rilancia allarma sugli incendi agli impianti di trattamento, siti di trasferenza, smaltimento e recupero: in Campania da gennaio del 2013, di incendi se ne sono contati 177, il 12 per cento del totale nazionale, seconda regione dopo la Sicilia con 208. Un numero rilevatore delle fragilità del sistema, dovute soprattutto alla mancanza di impianti di trattamento e riciclo, in particolare al Sud. “Sostituiti” da capannoni industriali presi in affitto o recuperati da procedure fallimentari, riempiti illegalmente di rifiuti e poi sistematicamente incendiati, con gravi danni ambientali e seri rischi per la salute dei cittadini.”
In una nota Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania su incendio ecoballe “tunisine” presso Persano, nel Salernitano.