Campania, intervento del governatore sulle ragioni della diversa diffusione del virus in Italia

Campania, intervento del governatore sulle ragioni della diversa diffusione del virus in Italia

2 Ottobre 2020 0 Di La Redazione

Vincenzo De Luca, nel consueto appuntamento del venerdì, ha fatto il punto sull’andamento dell’epidemia con gli ulteriori aggiornamenti sui contagiati.

 

“Abbiamo cercato di capire, nella riunione settimanale con i direttori generali delle Asl, le ragioni che hanno portato la Campania ad avere l’incremento più alto, nonostante nella nostra regione siano stati attivati protocolli rigidi: i nostri epidemiologi hanno notato che, nel momento in cui da maggio abbiamo aperto tutto, la Campania è stata la regione più fragile, per via della sua densità abitativa che è la più alta d’Italia. Non è un caso che quasi il 70% dei positivi in Campania li abbiano rilevati nelle tre Asl di Napoli”. Così il presidente campano che, per chiarire il diverso andamento epidemico fra le regioni italiane, ha aggiunto: “Oltre alla densità abitativa ricordo che al Nord i Comuni hanno superato i picchi di contagi in ritardo, rispetto alla Campania, il boom, quindi, potrebbe registrarsi anche in questo caso più tardi rispetto a noi. La terza ragione è legata al fatto che lo screening di positivi in Campania è più esteso di quello previsto dal Ministero: anche negli ospedali abbiamo controlli maniacali su chi entra. Persistono, poi, motivi soggettivi quali il comportamento irresponsabile di molti cittadini. Dopo l’estate, da fine luglio ma soprattutto ad agosto, c’è stata una diffusione enorme di comportamenti irresponsabili, come se il Covid-19 non esistesse: questi comportamenti devono rientrare immediatamente in un ambito di responsabilità, anche considerando la riapertura delle scuole e la stagione autunnale con l’epidemia influenzale”.

De Luca, durante il suo intervento, ha mostrato la foto di un assembramento dinanzi ad un liceo e di una festa tra giovani a Napoli, dopo la quale si sono registrati trenta contagi, evidenziando la totale assenza di controlli del rispetto delle ordinanze. “Bisogna garantire un controllo costante su bus e treni per fermare chi non ha la mascherina o, se necessario, fermare i mezzi. Anche nei bar i gestori lavorano senza mascherine: chi deve controllarli? Ricordo che nei mesi di febbraio, marzo e aprile, la Campania aveva condiviso l’idea della Protezione Civile di dare un’attenzione assoluta alle regioni del nord che avevano picchi di contagio evidenti. Ora però è stata resa nota una evidente disparità non più accettabile in merito alle forniture di dispositivi di protezione e alle attrezzature alle regioni: 140 milioni alla Lombardia, 129 milioni al Veneto ed appena 34 milioni alla Campania. Circa le mascherine, alla nostra regione ne sono state inviate 670mila a fronte dell’oltre 1 milione inviate a Lombardia e Veneto. Questa sperequazione di forniture inviate dalla Protezione Civile alle Regioni deve finire. Abbiamo trasmesso la nota di richiesta della Campania per i test rapidi per 1 milione di studenti, oltre che per 30 macchinari per la lettura dei test nelle Asl e 294 ventilatori per gli ospedali, insieme a 116 ventilatori polmonari per le ambulanze. E conclude. Fino a ieri, 430 persone risultano ricoverate negli ospedali, seppur siano asintomatiche, ma non possiamo occupare posti ospedalieri che occorrono ad altri per cui chi è asintomatico potrà usufruire presto di strutture ad hoc ed intanto ci stiamo preparando ad accogliere potenzialmente 20mila pazienti contagiati. Non bisogna abbassare la guardia, e per questo vanno effettuati controlli ripetuti negli ospedali e nelle scuole per far rispettare le norme di sicurezza adottate”.