Caos nella “Salute mentale” di Salerno, i Sindacati confederali proclamano lo sciopero
13 Dicembre 2021È stato proclamato per domani, martedì 14 dicembre, lo sciopero dei lavoratori del comparto del Dipartimento di salute mentale di Salerno. La giornata di mobilitazione è stata indetta a seguito dell’abbandono del tavolo tecnico da parte della Direzione dipartimentale avvenuto il 7 ottobre scorso e a “cui ha fatto seguito una scellerata riorganizzazione con la chiusura del servizio notturno di tutti i Centri di salute mentale”.
“Tale chiusura al dialogo è un fatto grave ed inaudito, attesa la frammentarietà organizzativa del settore e non ha permesso a tutte le sigle sindacali di poter contribuire con una propria proposta al miglioramento e all’ottimizzazione dei servizi e dell’utilizzo delle risorse umane ivi operanti – affermano i segretari generali della Provincia di Salerno di FP CGIL – CISL FP – UIL FPL Antonio Capezzuto, Miro Amatruda e Donato Salvato.
“Spiace dover rilevare che nessun intervento da parte della Direzione strategica sanitaria è stato attivato, a testimonianza che il settore è totalmente senza governo centrale ed abbandonato. Oltre alla questione organizzativa, degna di approfondimenti tali da poter determinare una ottimizzazione dei servizi, si deve prendere atto che si è intervenuti a ridurre il salario dei lavoratori impegnati nella turnistica sulle 24 ore, nel mentre il personale medico continua ad articolarsi orario di lavoro su cinque giornate per garantirsi turni in prestazioni libero professionale di sabato, pur in assenza di attività, comportamento su cui si spera intervenga la Procura della Repubblica per danno all’erario e presumibile appropriazione indebita”- aggiungono.
“Basta con comportamenti personalistici ed organizzazione di servizi in funzione dei desiderata dei dirigenti, nel mentre i pazienti sono abbandonati al loro inesorabile destino” – concludono Capezzuto, Amatruda e Salvato – Nel Dipartimento di salute mentale dell’Asl Salerno, regna solo confusione ed approssimazione”.