Capri, elisoccorso ancora fuori uso, bambino trasferito al Santobono di Napoli via mare
13 Novembre 2018Non è più un caso, né può essere passata come una strana, anomala, coincidenza.L’elicottero che dovrebbe dare sicurezza agli interventi di emergenza sanitaria da forfait.Urge un “approfondimento” prima che, e facendo i debiti scongiuri, tragedia arrivi.
Due volte in cinque giorni. Malgrado le denunce del sindaco di Capri, Gianni De Martino. Un bambino di otto anni arriva all’ospedale Capilupi in preda a convulsioni: in piena notte se ne dispone il trasferimento sulla terraferma. In ambulanza fino all’eliporto di Damecuta, con tutte le autorizzazioni necessarie. Sono le 2.15. Ma arriva la “doccia fredda”: problemi tecnici, l’eliambulanza della Core (Centrale operativa regionale rete emergenza) non può decollare.
Proprio come era accaduto qualche giorno fa a una partoriente, un “caso” che aveva allarmato la comunità caprese. E proprio come in quella circostanza, il piano B è una scelta obbligata: il bambino viene stabilizzato e sottoposto a una terapia specifica, poi si opta per il trasferimento in idroambulanza. Le condizioni del mare sono buone, il tragitto è evidentemente più lungo. Al Santobono di Napoli il piccolo paziente arriverà alle 4.23, due ore dopo il via della piccola Odissea. Ma per fortuna il tempo perso non risulterà decisivo.
C’è un solo elicottero in funzione nelle ore notturne per il 118 in Campania, un secondo – di base a Pontecagnano – è autorizzato a volare solo durante il giorno. Ma perché per la seconda volta l’eliambulanza ha dato forfait?
“Sono episodi gravissimi”, denuncia il primo cittadino di Capri che proprio qualche giorno fa aveva scritto ad Asl, Regione e Prefetto di Napoli, alla società Elilombardia, che a Capri gestisce il servizio di elisoccorso, e all’Ancim, l’associazione nazionale dei 35 comuni delle isole minori, che da tempo (anche attraverso una serie di richieste di modifica ed integrazioni al ddl S497) prova faticosamente a ridurre gli handicap di territori bellissimi ma troppo spesso in difficoltà. “Episodi – aggiunge – che ancora una volta evidenziano la drammatica situazione dell’assistenza sanitaria in cui versa il nostro territorio la cui soluzione non consente ulteriori indugi o rinvii”.
E come se non bastasse sono segnalati guasti anche all’ascensore e alle linee telefoniche del Capilupi, il cui personale è costretto a ricorrere agli smartphone per le comunicazioni ufficiali, come straordinariamente accaduto anche durante la notte dell’emergenza. L’ennesima.