Capri, un po’ di luce sul ritardo dell’elisoccorso

Capri, un po’ di luce sul ritardo dell’elisoccorso

20 Dicembre 2019 0 Di Gaetano Milone

E sono proprio le luci di illuminazione (inadeguate) della piazzola isolana a rappresentare la pietra dello scandalo sulla quale inciampano gli interventi sanitari in urgenza.

 

“Ringrazio la nostra Centrale operativa 118 e tutti gli operatori che hanno fatto quanto di competenza per intervenire martedì 17 dicembre su Capri anche con “piazzola eliambulanza” non operativa, (poi “magicamente” funzionante). Sono certo che si farà chiarezza sulla filiera di eventuali responsabilità (la “piazzola eliambulanza” non è di competenza né manutenuta dall’Asl Na 1 Centro che non ne ha neanche la gestione che, invece, ricade sull’ Aeronautica Militare”.

Così il direttore generale dell’Asl Na 1 Ciro Verdoliva ( in foto)  sulle polemiche fuorvianti scaturite dopo il “ritardato” intervento per trasportare al Cardarelli di Napoli e poi con ambulanza, al Loreto Mare, una paziente in imminente pericolo di vita, ricoverata all’ospedale “Capilupi” e deceduta durante la notte.  

A tutto questo bisogna aggiungere la relazione del medico rianimatore componente dell’equipaggio dell’elisoccorso intervenuto a Capri. “Allertato dalla centrale per un trasferimento Capri – posto da determinare – il comandante ha fatto presente che la piazzola di Capri non aveva l’idoneità Enac per l’atterraggio notturno. Contattata direttamente la pista d’atterraggio a Capri ci viene detto che la condizione illuminazione risulta essere precaria e che al momento le luci erano accese ma non garantivano sulla persistenza dell’illuminazione. Ciò nonostante ci siamo alzati in volo ed andati a Capri e ci veniva comunicato il trasferimento al Loreto mare … “Le condizioni della paziente, su telefonata registrata, sono descritte di estrema gravità..

Una vicenda quella della non idoneità agli atterraggi notturni dell’elisuperficie di Capri tristissima, di vergognosi mancati “semplici adeguamenti” (manca illuminazione ed indicatore di planata), dal costo di poche decine di migliaia di euro da sempre denunciata dal nostro giornale: nel nuovo capitolato d’appalto per il servizio di Elisoccorso fino ad oggi “bloccato” per oscuri motivi negli uffici della Soresa, addirittura l’atterraggio notturno non è previsto. Oggi, dopo che ci è scappato il morto (la signora aveva comunque patologie gravissime) tutti ne parlano rendendosi conto del rischio salute che corrono gli abitanti di un’isola famosa, ma isolati dal mondo, per l’assistenza sanitaria.

 L’Enac, l’Ente di controllo dell’aviazione civile, dopo un sopralluogo notturno di alcuni anni fa, vietava l’atterraggio di notte alla piazzola di Capri perché non a norma e, quindi, a salvaguardia dell’incolumità dell’equipaggio dell’elicottero e degli stessi pazienti trasportati mentre è da chiarire che gli elicotteri usati per il servizio di elisoccorso sono abilitati per il volo ed atterraggio notturno che effettuano nelle piazzole autorizzate.  A tutto ciò bisogna aggiungere che la stessa Enac, sollecitata dal comune di Anacapri nel settembre di quest’anno ha ulteriormente elencato i lavori da farsi per l’adeguamento “dell’Elisuperficie di Damecuta per lo svolgimento di operazioni Hems notturne”.