Carceri, Rosetta D’Amelio in visita all’Icam di Lauro
28 Dicembre 2018“Chiederò all’Asl il servizio di pediatria”. Con questa battuta, promessa e speranza insieme, il presidente del Consiglio regionale della Campania si è congedata dal piccolo tour che l’ha condotta all’istituto custodia attenuata per madri (Icam).
Una giornata decisamente diversa quella vissuta dalle 13 mamme e dai loro 18 bambini. Certo la struttura – un tempo riservata al trattamento dei reclusi con gravi problemi di dipendenza – dal 3 ottobre 2016, non è più caratterizzata dagli elementi tipici di una casa circondariale. Le sbarre alle finestre sono sparite ed al posto delle celle sono stati ricavati bilocali che possono ospitare due madri e due bambini fino ai sei anni.
Ogni ambiente è composto da soggiorno con angolo cottura, camera da letto e bagno. Modificati e resi vivibili anche I corridoi di accesso ai locali, pensati – si legge nella nota di presentazione del Ministero di Grazia e Giustizia – pensati come luoghi collettivi ed arredati in modo da creare ulteriori spazi vivibili durante il giorno. L’istituto è dotato dei normali sistemi di sicurezza ma non percepibili dai bambini, poiché nascosti alla loro vista.
“Vedere la gioia negli occhi delle madri e dei bambini dell’ICAM di Lauro è stato il vero dono della giornata”. Così dichiara la presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, a margine della visita nel pomeriggio all’unico istituto per detenute madri presente in Campania.
Accompagnata dal Garante dei detenuti Samuele Ciambriello, dal cappellano Padre Carlo De Angelis e dai volontari delle associazioni “Nuovo Avvenire” e “Tarita”, la presidente ha distribuito doni ai 18 bambini delle tredici donne recluse nell’ICAM, diretto da Paolo Pastena. L’incontro è stato allietato dalle musiche del maestro Barbi e dal cantante Mario Cadaveri.
“La Regione Campania, attraverso il Garante, è vicina alle detenute nelle iniziative sociali, culturali e formative utili a migliorare le loro condizioni e quelle dei loro figli, ai quali ho augurato di poter crescere serenamente – continua D’Amelio – Anche per questo trasferirò al direttore generale dell’Asl Avellino la richiesta di attivazione di un servizio di pediatra a ore all’interno del carcere”.