Cardarelli, ancora all’insegna dell’eccellenza

Cardarelli, ancora all’insegna dell’eccellenza

24 Maggio 2019 0 Di Bruno Buonanno

Inaugurata la divisione di trapianto di midollo e cellule staminali. Il presidente Vincenzo De Luca: “Entro un anno la sanità campana sarà fra le prime tre regioni d’Italia”.

 

Felicetto Ferrara

Alessandra Picardi

Nel padiglione “Palermo” la visita del governatore comincia poco dopo le dieci. In un autentico spingi–spingi di folla che non sorprende più di tanto Enzo De Luca. “È la conferma che l’ospedale funziona perché ci sono buoni specialisti. Quando c’è gente brava e qualificata non c’è da sorprendersi se c’è folla in ospedale”, nota con soddisfazione il governatore. Un giro nel reparto di trapianto di cellule staminali con la scorta dei due primari. Lo storico Felicetto Ferrara e la giovane Alessandra Picardi, arrivata nel Cardarelli solo da dieci mesi per dirigere la divisione di trapianto di midollo e cellule staminali.

Dopo il giro nel reparto che si inaugura solo “ufficialmente”, tutti nell’aula Mediterraneo del complesso ortopedico “Monteleone”. Anna Iervolino, commissario del Cardarelli fa gli onori di casa senza lesinare elogi all’ospedale ricordando con un sorriso “a chi gestisce la sanità campana” che gli obiettivi sono stati centrati. E programma il futuro: “A metà giugno presenteremo la stroke unit, poi daremo il via ai lavori per lo scompenso cardiaco, contemporaneamente ci occuperemo della nuova utic e subito dopo della rete oncologica”.

Coscioni e De Luca si sorridono compiaciuti. La sala è strapiena. Posti a sedere esauriti. Medici, paramedici, e una serie di ospiti affollano all’impiedi gli spazi laterali. Felicetto Ferrara – responsabile dell’oncoematologia – si complimenta per il reparto affidato alla collega Picardi e spiega: “La sanità a volte ha problemi, io ammetto che da noi non è mai mancato nulla. Presidente – avverte guardando De Luca – apprezziamo lo sforzo fatto per la rete oncologica, credo che ora sarebbe opportuno pensare anche alla realizzazione di quella ematologica”.

La bruna e dinamica Alessandra Picardi ricorda che “per i trapianti di midollo e cellule staminali esistono nel mondo 30 milioni di donatori, che sono disponibili 700mila unità di sangue e che nel reparto che dirige (l’inaugurazione ufficiale è una formalità perché sono stati già eseguiti 32 trapianti autologhi) ora l’impegno è di monitorare il post trapianto con il laboratorio di biologia molecolare realizzato con un progetto del centro nazionale trapianti. Abbiamo ottenuto l’accreditamento italiano, l’obiettivo è l’accreditamento internazionale”.

Enrico Coscioni, l’uomo–sanità del governatore ricorda i tre anni di pareggio di bilancio, i bilanci certificati, l’attività della Regione per assumere 7.200 nuovi dipendenti in Sanità che in dieci anni ne ha persi circa 14 mila. A questo punto la parola passa al governatore.

De Luca parte sparato. “Fra ieri e oggi mi sono intossicato per l’imbecillità di chi ha scritto e detto cose inesatte per la vicenda delle lenzuola. Si doveva dire: continua la battaglia della Regione per cacciare camorra e delinquenti. L’American Laundry ha avuto un’interdittiva antimafia e le è subentrata la seconda classificata. Qualcuno pretendeva che si assumesse anche chi lavora nella struttura centrale per appalti in altre regioni. Con queste idee siamo sulla buona strada per diventare una repubblica Sud Sahariana. Abbiamo ottenuto in campo sanitario risultati che non si sono ottenuti per quarant’anni. Se qualcuno non è d’accordo – tuona il governatore – si alzi e lo dica. Sì – ammette il politico – sono diventato intollerante perché per la storia delle lenzuola ti ritrovi su tutti i notiziari nazionali. Volevo venire con le lenzuola di casa mia”. Uno stop, una boccata d’aria e una considerazione alla Giove: “Contro la stupidità anche gli dei sono impotenti”.

Poi il governatore torna sui numeri. Sei anni di bilancio attivo, superamento della linea dei Lea (i livelli di assistenza). Proprio De Luca aveva intimato ai manager: vietate che in ospedale si parli di politica. Vietato a tutti, ma non a lui. “Ho scritto al presidente Conte, gli ho dato un mese di tempo. Se trascorre senza che succeda nulla denuncio lui e il governo alla Corte dei Conti e alla Procura”. Ce l’ha col governo. Con i 5Stelle e con la Lega. E poi il solito refrain del governatore. “Di Maio sostiene che la politica non deve entrare nel mondo della sanità. È andato al Moscati di Avellino e ad Ariano Irpino: voi 5Stelle siete indegni, siamo alla cialtroneria. A fronte di questi cialtroni che abbiamo nel governo Italia in Campania abbiamo lavorato sulle vaccinazioni, sulle fratture di femore, sui parti cesarei, stiamo lavorando – incalza il governatore – per la prevenzione oncologica e la conferma del nostro lavoro arriva dal Cardarelli, struttura all’avanguardia in Europa”. È giovedì, si vota domenica per le europee. Ma il vapore ha mollato l’ancora ed è già in alto mare. Il governatore riflette davanti al microfono: “Siamo nelle mani di primitivi, di uomini di Neanderthal. Vedete Salvini che va in giro con giubbini di capra. C’è farabuttismo e analfabetismo”.

Un grazie ai presenti, un saluto a chi dedica la propria vita alla cura dei pazienti con un obiettivo che il presidente della giunta regionale è sicuro di centrare. “Entro un anno la sanità campana sarà fra le prime tre Regioni d’Italia. Poi, vedrete, saremo i primi”.