Cardarelli, ecco il nuovo manager D’Amore
22 Giugno 2022L’Azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli, si sa, è di quella la cui gestione fa tremare i polsi anche ai più collaudati manager della sanità. Il più grande ospedale del Mezzogiorno vive situazioni complesse che vanno al di là, persino di una buona organizzazione e di una gestione attenta. Convivono nel nosocomio grandi specialisti e specialità, unitamente al mai risolto problema dei ricoveri in barella. Il neonominato, fin dalle prime battute, mostra e di avere chiara la difficoltà del compito al quale è stato chiamato da De Luca. “La mia prima reazione – dice – è stata una grande emozione, subito seguita dalla consapevolezza di dover affrontare al meglio i problemi che ha il Cardarelli ma che riguardano tutti i grandi ospedali italiani”.
Così Antonio D’Amore commentando all’ANSA la sua nomina a nuovo direttore generale dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, il più grande della regione, che spesso registra forti tensioni sull’affollamento del pronto soccorso.
D’Amore, 60 anni, arriva al Cardarelli dopo diversi anni all’Asl Napoli 2 di cui è direttore generale dal 2016 e prende il posto di Giuseppe Longo, che diventa direttore generale del Policlinico della Federico II di Napoli.
“Sono consapevole – spiega D’Amore – che non dobbiamo affrontare solo i problemi del pronto soccorso ma migliorare la giusta organizzazione di tutti i reparti dell’ospedale per riportare il Cardarelli dove deve stare, ai primi posti”.
D’Amore si prepara al Cardarelli lasciando con affetto l’Asl Na2 che comprende molti Comuni della provincia di Napoli, da Pozzuoli a Bacoli fino a Ischia, Frattamaggiore, Giugliano e Marano tra i più grandi. “Lascio – spiega D’Amore – un’azienda risanata, viva, con indici di performance tra i migliori in campo. Cito solo l’ultimo: Pozzuoli ha avuto un riconoscimento dalla Regione per la rete oncologica. Da tutto il personale che ci ha dato tanto nella sanità nei tempi del Covid ci è arrivata grande soddisfazione. C’è tanto lavoro dietro e mi aspetta un grande lavoro ora, ma siamo pronti”.