Cardarelli, medici e manager: la guerra infinita
9 Febbraio 2023Nessun segnale di recupero. Le posizioni espresse dalle parti risultano diametralmente opposte e così anche il nuovo incontro fra la dirigenza medica e la direzione strategica si conclude con una fumata nera. Il tema del contendere di questa “puntata” è la mancata e preventiva informativa sull’atto aziendale sul quale erano chiamate ad esprimersi le organizzazioni sindacali.
“Il DCA numero 18 del 2013, ad oggetto atto di indirizzo per l’adozione dell’atto aziendale, al punto 11.1 dispone: “L’Atto Aziendale è adottato dal Direttore Generale con proprio provvedimento previo …. informati preventivamente e sentiti … le Organizzazioni Sindacali”. Questa la pepata nota dei camici bianchi che così chiosano: “È indubbio, quindi, che l’atto aziendale è soggetto ad informazione preventiva e successiva discussione”. “Il Contratto Collettivo Nazionale del 2016/2018 – continua la nota dei sindacati medici – dispone all’articolo 4 comma 3 che l’informazione deve essere data nei tempi e nei modi atti a consentire alle Organizzazioni Sindacali di procedere ad una valutazione approfondita delle misure da assumerne prima dell’adozione, per esprimere osservazioni e proposte”. “Il non aver inviato, contestualmente alla convocazione, l’atto aziendale – concludono i sindacati – ha fatto venir meno il presupposto su cui si basa l’informativa riportato all’ articolo 4 al comma 1 del vigente contratto: “l’informazione è il presupposto per il corretto esercizio delle relazioni sindacali e dei suoi strumenti” e, pertanto, non ha messo nelle condizioni le scriventi di poter esprimere osservazioni e proposte in merito”.