Caserta, “Ovunque salute”

Caserta, “Ovunque salute”

2 Ottobre 2019 0 Di La Redazione

La Giunta comunale, su proposta del sindaco Carlo Marino, ha approvato un progetto di servizi socio-sanitari integrati di telemedicina che fa seguito a un protocollo d’intesa sottoscritto con l’Asl.

Carlo Marino Sindaco di Caserta

Maggiore tutela per la salute dei cittadini casertani. “L’iniziativa – spiega il sindaco del capoluogo di Terra di Lavoro – si inquadra nei finanziamenti destinati al Comune nell’ambito del Programma Operativo Regionale Campania Fesr 2014-2020 e in particolare nell’Asse del Programma Integrato Città sostenibile. Con una Centrale Operativa del progetto sarà assicurata l’applicazione della telematica ai servizi sanitari, per rispondere con tempestività a tutte le esigenze di telediagnosi e teleassistenza di cittadini distanti dalle strutture sanitarie o comunque impossibilitati a muoversi da casa, fornendo una risposta valida ed efficace in caso di malati cronici o anziani e  favorendo  così il miglioramento della qualità di vita, il contenimento dello spopolamento, la garanzia di un presidio di territorio.

Dal 2002 un service sperimentale ha aperto la strada alle buone pratiche garantite ai maggiori livelli, nel quadro nazionale, dall’azienda sanitaria locale in questo campo. “Ovunque Salute” perfezionerà questo percorso, sempre con l’attenta guida di Leonardo Caracciolo, puntando ad obiettivi e risultati di più ampia portata. “Ovunque Salute”, forte di una innovazione studiata e assunta a modello anche in Paesi esteri, si candida a deospedalizzare anzitempo gli anziani e i malati cronici o terminali, ridurre i tempi delle liste d’attesa e di ospedalizzazione, promuovere attività di screening e prevenzione delle patologie più frequenti, sviluppare Percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali (Pdta) che rendano più efficiente l’interazione tra ospedale e territorio, predisporre un modello di “presa in carico” del paziente cronico per le cure domiciliari di livello base.

La telemedicina, insomma, come sfida per la professione medica e nuova frontiera per la qualità, la continuità e la sostenibilità dei servizi socio-sanitari”.