Castellammare di Stabia, la Guardia Costiera incontra i ragazzi del gruppo “Stabia2”
14 Ottobre 2024Domenica, la Guardia Costiera di Castellammare di Stabia diretta dal
Comandante Andrea Pellegrino ha trascorso una mattina al fianco del Gruppo
Agesci Scout Stabia 2 della città stabiese. Nel suggestivo piazzale del porto di
Castellammare di Stabia, il Comandante Andrea PELLEGRINO e il personale
della Guardia Costiera hanno voluto trascorrere una giornata diversa;
un’occasione unica di vivere tutto il fascino del mare, vedendo, toccando e
conoscendo il mondo della Guardia Costiera come difficilmente si potrebbe
immaginare. In occasione dell’inizio delle attività del nuovo anno scout, i
castorini, i reparti ed i loro genitori hanno potuto affrontare il tema dei punti di
riferimento e dei valori della vita. Dopo aver raggiunto il porto, gli scout sono
stati accolti dal personale della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia per
una bellissima manifestazione di apertura del nuovo anno che ha trovato il
culmine nella cerimonia dell’alzabandiera del vessillo ufficiale dell’associazione
Agesci. A seguire 5 giovani scout – promossi al “reparto” – sono stati
protagonisti di una escursione in mare a bordo del dipendente battello veloce
GC B157 in occasione della quale, sono stati illustrati i diversi scenari operativi
finalizzati a rappresentare le situazioni che la Capitaneria di porto – Guardia
Costiera fronteggia per la salvaguardia della vita umana in mare e la tutela
dell’ambiente marino. Al termine della visita, i ragazzi hanno dimostrato un vivo
apprezzamento per l’attività svolta, riconoscendone il valore non solo
informativo ma anche, e soprattutto, formativo, in quanto opportunità di
accrescimento sociale e culturale. L’attività suddetta si inserisce nella più ampia
funzione della Capitaneria di porto finalizzata a promuovere la conoscenza dei
compiti fondamentali del Corpo e l’importanza delle proprie attività, quali la
salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione e la tutela
dell’ambiente e dei suoi ecosistemi, nonché a favorire lo sviluppo nella
collettività di una vera e propria “cultura del mare”.