“Cellularemania”, come difendersi
31 Gennaio 2019Ormai l’uso eccessivo di pc, tablet e cellullari è stato inserito, a tutti gli effetti fra le dipendenze. Rossato: “più informazione sui rischi per la salute legati all’eccessivo uso dei cellulari”.
L’allarme sulle onde elettromagnetiche provenienti dai cellullari giunge da più parti. Questa volta a puntare l’indice sui possibili danni alla salute, derivanti da un uso sconsiderato dei cellulari, è Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio sicurezza Vega, per tutelare i giovani e i giovanissimi dai pericoli che possono derivare dalle radiazioni elettromagnetiche.
“Sono onnipresenti nella nostra quotidianità e anche in quella dei nostri figli. Ma i cellulari emettono radiazioni elettromagnetiche che possono comportare seri rischi per la salute. Per questo è indispensabile e urgente un percorso di prevenzione e per tale ragione riportiamo un interessante decalogo, elaborato dall’Agenzia regionale per l’ambiente Friuli Venezia Giulia (ARPA FVG), contenente i consigli per un corretto utilizzo degli smartphone”.
Partendo da queste considerazioni, Mauro Rossato, lancia un appello alle famiglie ma anche alle scuole. E lo fa con maggior convinzione ora che un comunicato stampa, a firma congiunta (Ministero dell’ambiente, dell’istruzione e della salute) annuncia la costituzione di un tavolo congiunto per adottare un’informativa sull’uso corretto dei telefonini al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e di promuovere misure di prevenzione.
Un tema, quello dei rischi legati ai campi elettromagnetici, che il team dell’Osservatorio mestrino conosce bene e che da anni tratta sul fronte della sicurezza sul lavoro. “Crediamo da sempre nella prevenzione, a maggior ragione quando si tratta di ragazzi e addirittura di bambini – sottolinea Rossato – l’impressione è che la sensibilizzazione sul corretto utilizzo dei telefonini sia un po’ lacunosa sia a casa che a scuola”. Va sottolineato, in special modo, che i bambini non dovrebbero utilizzare un cellulare poiché sono soggetti fisicamente più fragili e le radiazioni elettromagnetiche risultano per loro maggiormente aggressive.
A seguire il documento: