Cgil-Fp, emergenza barelle al Cardarelli
30 Gennaio 2023La Cgil Campania ha inviato una lettera al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, per “rappresentare – si legge – la grave situazione nella quale versa la Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli a circa 8 mesi di distanza dalla nomina del nuovo Direttore Generale e a 6 mesi dal suo insediamento ufficiale”.
Nella missiva inviata oggi, per conoscenza anche al nuovo direttore del Cardarelli Antonio D’Amore, c’è una richiesta di incontro con De Luca e il Direttore Generale Tutela della Salute Antonio Postiglione, sottolineando che “il neo nominato Direttore Generale nel corso di alcune interviste – prosegue la lettera – rilasciò dichiarazioni nelle quali, con lo slogan ‘mai più barelle in pronto soccorso’, affermò che, in breve tempo, avrebbe affrontato e risolto la situazione drammatica, riportando il Cardarelli al ruolo che gli competeva nella rete ospedaliera.
Inoltre espresse un giudizio negativo nei confronti dei suoi predecessori nominati alla guida del Cardarelli, molti dei quali confermati o promossi ai vertici dirigenziali di altre Aziende dalla Giunta Regionale, in questo modo mettendo in discussione le stesse scelte operate dal Presidente della Giunta Regionale”. La Cgil sottolinea che “nel corso degli incontri con le Organizzazioni Sindacali il direttore ha continuato a dichiarare la sua ferma volontà di intervenire sulle criticità dell’area critica di emergenza sanitaria che, a suo dire, era ferma agli anni ’80 del secolo scorso, mortificando le lavoratrici e i lavoratori, del comparto e della dirigenza, che con dedizione e professionalità hanno svolto e svolgono quotidianamente il loro ruolo, in un contesto difficile. Al netto della narrazione mediatica di dirigente con un piglio decisionista e di uomo della provvidenza che avrebbe risolto tutte le questioni in breve tempo, attualmente nessuna delle gravi criticità strutturali sono state affrontate, anzi c’è immobilismo e ulteriore peggioramento dell’organizzazione”.
La Cgil denuncia che D’Amore “sin dal suo insediamento ha silenziato le voci di dissenso con un controllo ferreo della comunicazione esterna, ha assunto decisioni unilaterali e monocratiche senza un vero confronto, ha mortificato il ruolo delle rappresentanze sindacali dei lavoratori, né ha affrontato la drammatica situazione del pronto soccorso, dove le barelle persistono nell’intera area critica di emergenza, né la riorganizzazione dei percorsi intraospedalieri. E’ evidente che una Azienda così importante non si governa con l’autoritarismo, ma con l’autorevolezza che è il risultato di un confronto, non finto e limitato al semplice ascolto, con le Organizzazioni Sindacali, che consenta di migliorare l’assistenza e di coinvolgere e valorizzare tutto il personale”. In base a queste critiche la Cgil chiede un incontro “per provare – concludono – a creare le condizioni per un confronto trasparente e costruttivo attraverso il ripristino di corrette relazioni sindacali”.