Cgil-Fp Salerno, serve un riordino della sanità
8 Giugno 2021Riorganizzazioni posti letto e ricollocazione personale, riapertura della Rianimazione all’ospedale di Cava de’Tirreni.
Rimodulare la sanità. Questa l’istanza contenuta in una lettera ai vertici della direzione strategica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi d’Aragona” Antonio Capezzuto, segretario generale Fp Cgil Salerno.
“Considerato il calo dei contagi e dei ricoveri da Covid-19 questa Azienda, a partire da domani, compirà una riorganizzazione presso il plesso ‘da Procida’ di Salerno con una distribuzione unica sul secondo piano dei ventotto posti letto di ‘Pneumo 2’ e dei ventiquattro posti letto di ‘Pneumo 1’. Con la soppressione dei posti letto di Rianimazione Covid, ad oggi è attiva una guardia H24 di Rianimazione e un turno in pronta disponibilità, tali da consentire la copertura di eventuali necessità” – spiega.
“La scrivente ritiene, altresì, doverosa la presenza di un turno infermieristico H24 con esperienza in Aria Critica in ausilio al Rianimatore. È ormai evidente che c’è la necessità di una verifica dell’attuale personale a disposizione, e mettere in campo tutte le determinazioni per una ricollocazione dell’eventuale personale in eccedenza, ritenendo prioritarie le carenze delle singole Unità operative e le richieste di trasferimento inviate al SITRA dai singoli dipendenti, garantendo totale trasparenza e rigore nei percorsi di ricollocazione, evitando storture che in seguito sarebbero facilmente verificabili. In quest’ottica di riorganizzazione, questa Organizzaione Sindacale ritiene ormai non più rinviabile la riapertura della Rianimazione presso il Presidio ospedaliero di Cava de’Tirreni, soprattutto dopo gli ultimi eventi che per gravità hanno nuovamente palesato la necessità del ripristino di quelle attività ormai sospese da inizio pandemia. Il continuo valzer sulla riapertura del reparto, l’alzare il polverone per poi mettere la polvere sotto al tappeto non è nelle corde di questa Organizzazione, che da sempre ha indicato quale sua linea direttrice l’esigenza di riportare a regime tutte quelle attività “vitali” per la sopravvivenza di un Presidio e, non ultimo, per la sopravvivenza dei cittadini/utenti” – aggiunge.
“Ogni qual volta si è provato a porre il problema, qualcuno ha immaginato dover correre ai ripari per spegnere la polemica. Valutiamo che oggi, a seguito della chiusura della Rianimazione del plesso ‘da Procida’, tutto ciò non sia più rinviabile. Riaprire subito la Rianimazione a Cava de’Tirreni per dare un segnale concreto di investimento nelle strutture periferiche, a partire dall’endemica carenza di personale, dal necessario adeguamento delle strutture e degli strumenti di diagnostica, rinnovando un parco automezzi ormai vetusto e bisognoso di completo rinnovo” – continua.
“Pertanto, si chiede riscontro e, ancora una volta, una ‘informativa’ costante sui cambiamenti in atto presso l’Azienda, sulla riprogrammazione delle attività e sulle tempistiche legate al ripristino della Rianimazione a Cava de’Tirreni. Questa Organizzazione Sindacale sarà pronta, nel caso non giungessero segnali importanti, ad attivare tutte le forme di mobilitazione della cittadinanza a tutela della salute e di un bene pubblico quale l’ospedale metelliano” – conclude Capezzuto