Charter, la truffa “legalizzata” lungo i Golfi di Napoli e Salerno

Charter, la truffa “legalizzata” lungo i Golfi di Napoli e Salerno

31 Luglio 2024 Off Di Gaetano Milone

Una truffa “legalizzata” Lungo le vie del mare nei Golfi di Napoli e Salerno, isole comprese sotto gli occhi “distratti” delle Autorità. 

Unità da diporto di oltre 10 metri di lunghezza fuori tutta, utilizzabili anche per fini commerciali qual il noleggio (charter) e la locazione certificati come natanti e quindi non immatricolati né iscritti ai Registri delle imbarcazione da Diporto e conducibili da una sola persona, con semplice patente nautica. 

Un escamotage messo in essere da numerosissimi armatori di charter e semplici diportisti con la complicità di agenzie compiacenti con propri ingegneri che certificano la lunghezza fuori tutto dello scafo , misurabile tra le perpendicolari condotte dai punti più sporgenti di prua e di poppa,(escluse appendici e piattaforme) anche con momentaneo taglio di parte della prora, poi ricostruita.

 Una “ furbata” che consente di far navigare come “natante” centinaia di imbarcazioni con un solo conducente, giovanissimo, in barba alle norme che prevedono conduttore con titoli più marinaio per imbarcazioni superiori ai dieci metri. 

Identificare la lunghezza di una barca è comunque facilissimo considerato che il costruttore è solito mettere un numero  sul tipo di imbarcazione prodotta da moltiplicare con il piede marino, ( “Itama 38 , numerosissimi a Capri, !!.62 mt,, l’ Allure 38 lunghezza sempre dichiarata dal costruttore mt.11.65 ,  quello dell’incidente a Punta Baccoli a Massa lubrense non era immatricolato) a conferma di quanto da noi scritto.

 Un’ altra tegola pesante sulla testa di numerosissimi charteristi da sempre per velocità e distanza di navigazione dalla costa sotto osservazione e dal mese di giugno costretti a munirsi di strumento AiS per navigare all’interno dell’Area Marina Punta Campanella  dopo l’ultima sentenza del Tar. 

Una stagione difficile per gli armatori privati considerata la scelta inopportuna e legalmente discutibile dell’Area marina punta Campanella di mettere in acqua proprie imbarcazioni per tour turistici anche in tratti di mare ricadenti in zona A ( riserva integrale).