Chiusura chirurgia di Polla, Fp Cgil: per risalire bisogna puntare sui giovani medici

Chiusura chirurgia di Polla, Fp Cgil: per risalire bisogna puntare sui giovani medici

27 Settembre 2024 Off Di La Redazione

Nella Biblioteca comunale di Polla si è svolta ieri sera (giovedì 25/09/2024) la riunione indetta dal sindaco di Polla, Massimo Loviso, sulle criticità e la carenza  di personale dell’ospedale di Polla, al cospetto della stampa, del direttore sanitario Luigi Mandia, dei sindaci del territorio e dei consiglieri regionali Corrado Matera e Tommaso Pellegrino.
Accolta con grande interesse la posizione della Fp Cgil Salerno portata dal suo coordinatore Medici e Dirigenza sanitaria Asl Salerno, Massimiliano Voza che, unico sindacalista intervenuto in sala, fuori dal perimetro dell’opportunità dei rappresentanti istituzionali è sceso senza bavagli nel dettaglio dei problemi e contribuendo a individuare possibili soluzioni nel breve e medio termine, dichiarando che: “Il collasso della Chirurgia che ha portato alla chiusura dei ricoveri in emergenza in Chirurgia e al conseguente trasferimento presso altri ospedali con ulteriore sovraccarico del Pronto soccorso, era ampiamente prevedibile visto che dipende dalla richiesta di pensionamento di due dei quattro chirurghi assegnati al reparto. Nell’immediato, non ci è risultato un impegno immediato e puntuale del direttore del Dipartimento di Chirurgia dell’Asl Salerno, Roberto Sanseverino, per coprire i turni scoperti come avviene in altri dipartimenti. Né ci risulta un impegno per l’equa distribuzione dei medici nei presidi a sud di Salerno. Nel medio periodo, l’Asl dovrebbe pensare a nuovi concorsi con temporanea doppia assegnazione. Parte negli ospedali più grandi per acquisire metodiche iper specialiastiche che tanto affascinano i pochi giovani medici circolanti e parte negli ospedali periferici per esercitare le funzioni clinico-diagnostiche tutto tondo, per invogliare e valorizzare (non costringere, invano!) i giovani a lavorare nelle aree interne. Insomma, più valorizzazione e benessere lavorativo per i giovani medici cui, invece, non vengono concesse neanche le ore di aggiornamento professionale dovute, per potersi recare a proprie spese ad aggiornarsi negli ospedali più grandi.  Inoltre, è inammissibile, che non vengano reclutati medici specializzandi per discipline affini. Il flop del concorsone per i Pronto soccorso di tutta la Regione Campania affidato all’ASL Salerno ne è una prova, nonostante la nostra richiesta di chiarimenti inoltrata al direttore generale, ing. Gennaro Sosto. Certo è anche che gli uffici regionali non hanno stimolato tale possibilità, al contrario di ciò che accade in altre regioni, con il rischio di vanificare i propositi dichiarati dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca”.
Il segretario generale della Fp Cgil Salerno, Antonio Capezzuto, aggiunge: “D’altra parte, ci sono pure buone notizie a sollievo di parte delle nostre sollecitazioni sindacali: sono stati reclutati un cardiologo e un farmacista! Una boccata d’ossigeno per un ospedale che vive la contraddizione della carenza di personale in un quadro di valorizzazione che proviene sia dal Piano regionale di rigenerazione edilizia sanitaria regionale che lo individua come uno dei quattro oggetto di ampia rigenerazione edilizia straordinaria; sia dall’atto aziendale dell’Asl che lo ratifica come DEA di primo livello con UTIC, Pronto soccorso della rete Traumatologica, Punto Nascita in deroga e nella rete dell’emergenza pediatrica; nonché terzo ospedale dell’Asl per capienza con la previsione dei 173 posti letto; e sede di Stroke Unit per la rete Ictus, per la quale il nostro sindacato presidierà la effettiva piena funzionalità considerando il vasto territorio di competenza che, oltre i cittadini valdianesi, contempla pure i cittadini del distretto di Eboli”.