Chiusura punto nascita Piedimonte
2 Dicembre 2018Il primo cittadino, Luigi Di Lorenzo: “Domani saremo in Regione, poi andremo all’Asl di Caserta, quindi a Roma. La valutazione che ci penalizza nasce da dati sbagliati e noi non ci fermeremo finché non vedremo accolte le nostre ragioni”.
La Vicenda del Punto Nascite di Piedimonte non si ferma e il primo cittadino matesino Luigi Di Lorenzo, sarà in Direzione Asl domani mattina, lunedì 3 dicembre, insieme al vice Sindaco Filetti, al Consigliere Provinciale Gianluigi Santillo ed altri Sindaci. Proprio alla vigilia di questo incontro importante lo abbiamo sentito in una lunga intervista, leggete cosa ci ha detto:
Il Documento
“Ho provveduto ad inviare un documento alla Regione ed alla struttura commissariale, in cui analizzando i dati si evidenzia, a sostegno della richiesta di deroga, che le prime check list richieste dal ministero sono state fatte nel 2017, in queste si evidenziavano delle criticità che erano state certificate come impegno da risolvere da parte dei direttori generali. Tali criticità, vale a dire strutturali, la nuova sala parto, l’implementazione organica , l’acquisto di ecografi, erano state risolte ma non era stato rappresentato alla struttura ministeriale. Relativamente alle criticità olografiche, come i traporti per esempio, i dati invece sono risultati tutti sbagliati, le distanze sono state chieste al 118, ma sono stati dati veri e propri numeri, tipo 24 minuti da Galluccio Matese,o 30 minuti da Cervino. D’inverno si sa bene che è impossibile che si raggiunga dai territori del Matese, l’ospedale in meno di sessanta minuti, superati i 60 minuti si rientra nel tempo critico previsto dalle linee guida ministeriali per i centri parto.
La Verifica del fabbisogno
Altro problema è quello della verifica del fabbisogno, praticamente si è fornito come numero a certificazione del fabbisogno, il numero di parti, che invece è un numero di risultato, ma per il fabbisogno servono i numeri utili alla programmazione per tutto il territorio servito dal comune, dall’ospedale, il numero di donne potenzialmente mamme,
Questa cosa, andava ben specificata e non è stato fatto, cioè che le donne dai 16 ai 45 anni potenzialmente mamme, sono più di 500, ce ne sono anzi oltre mille, e poi andava rappresentato il numero di parti totali che per l’alto casertano, prendendo in considerazione tutti i comuni sono 900, quindi ben oltre la soglia dei 500 per la deroga.
Piedimonte Capofila
Il Ministero pur avendo la tabella ha analizzato quindi erroneamente e semplificativamente il caso Piedimonte come comune a sé, ma se l’Asl non rappresenta correttamente al ministero che Piedimonte è capofila di un territorio ovviamente non si riuscirà a centrare il punto di questa intera vicenda. C’è stata una disamina assolutamente leggera, l’Asl non ha supportato per niente la struttura commissariale con dati approfonditi ed esatti, nello specifico la Commissione regionale.
L’Asl non vuole salvare l’ospedale
Purtroppo sono convinto che l’Asl non abbia voglia di salvare Piedimonte, ora dopo questo documento ho anche riunito i vari sindaci della Consulta Asl, noi come regione abbiamo una scadenza e dobbiamo a stretto giro rispondere al ministero per ottenere la deroga.
Ho già specificato che qualora questa cosa non produca una vittoria sensata sono disposto a raccontare tutti i retroscena politici di cui sono a conoscenza, su cui fra di loro si giocano il territorio.
Il Colloquio
Ad ogni modo ieri, primo dicembre, c’è stata una interessante Tavola rotonda all”Ospedale di Sant’Agata dei Goti sul rapporto Ospedale/Territori e programmazione in Sanità e dal mio colloquio con l’Avvocato Postiglione dirigente apicale della Sanità Campania, intervenuto insieme a tanti relatori e politici, ho da lui raccolto parole di speranza e certezza della imminente riproposizione tra lunedì e martedì della richiesta di Deroga per il nostro Punto Nascita, a cura del Presidente Commissione dedicata dottoressa Guida e della Struttura Commissariale. Ho scherzosamente confermato al disponibile e cortese Avv. Postiglione che comunque continuerò a stressarli affinché all’ospedale di Piedimonte Matese sia garantito un livello assistenziale che la Città e la microarea Matesina da noi servita merita!
La Speranza
Il D.M. 70 in ogni caso ci identifica ospedale P.P.I e ufficialmente sono certo di poter smentire qualsiasi voce di voci di chiusura o ridimensionamenti prive di fondamento. La Struttura Matesina ha però necessità di implementazione e per questo oltre che per i Punti Parto sarò in Direzione Asl Lunedì insieme al vice Sindaco Filetti, al Consigliere Provinciale Gianluigi Santillo ed altri Sindaci. Poi nelle Settimane successive in Regione, poi di nuovo in Regione, poi a Roma e ovunque sarà il caso di andare”.