Cina, si riaffaccia l’incubo pandemia?
5 Gennaio 2020Quarantaquattro i casi confermati di polmonite virale che stanno tenendo in allarme le autorità sanitarie cinesi. Oms: “Nessun allarmismo la situazione è sotto controllo”.
Le autorità cinesi hanno avviato un’indagine sulla diffusione di una misteriosa polmonite di natura virale con decine di persone colpite nella città di Wuhan, nel centro della Cina. In totale i casi confermati sono 44 – riferisce la Bbc – di questi 11 sono considerati “gravi”, hanno precisato le autorità locali nelle scorse ore. L’allerta ha indotto gli aeroporti di Singapore e Hong Kong a introdurre un protocollo apposito per i viaggiatori provenienti dalla città cinese interessata. Online intanto si sono diffusi timori che il virus possa essere legato alla Sars, la cui diffusione originata in Cina fra il 2002 e il 2003 causò la morte di 700 persone. La polizia di Wuhan ha fatto sapere che otto persone sono state sanzionate per la diffusione di false informazioni via Internet.
L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) “sta monitorando attentamente la situazione nella città cinese di Wuhan ed è in stretto contatto con le controparti in Cina”. Lo rende noto su twitter la Oms-Western Pacific dopo i casi di misteriosa polmonite verificatisi nella città cinese, annunciando di aver attivato il Sistema per la gestione degli incidenti e dicendosi pronta a lanciare una risposta più ampia, se sarà necessario.
Il governo cinese ha avviato azioni, comunica l’Oms, “per verificare i fatti e sono in corso le indagini per risalire alle cause” del focolaio. La Cina, si legge ancora nel tweet dell’Oms, “ha ampie capacità di risposta ad eventi di salute pubblica e sta rispondendo in modo proattivo e rapido agli attuali eventi di Wuhan, isolando i pazienti, rintracciando i contatti stretti, bonificando i mercati e ricercando le cause ed eventuali ulteriori casi”.