Ciro Rota, amore per il fitness
11 Maggio 2021Non possiamo parlare ancora di fine della pandemia, dato che esistono Paesi extraeuropei nei quali il Covid-19 sta facendo ancora molte migliaia di morti al giorno. Da noi, grazie innanzitutto alla campagna vaccinale ed alla individuazione di opportune cure per le persone contagiate, sembra vi sia una tregua, ma come alla fine di un combattimento e di una battaglia si contano morti e feriti, così, purtroppo, dobbiamo contare moltissime migliaia di decessi per Covid-19 ma anche per suicidio reale e morale. Molte attività sportive dilettantistiche, nella fattispecie, hanno chiuso definitivamente, sebbene i luoghi deputati alle attività sportive siano, per vocazione naturale, luoghi di promozione della vita e non della morte.
Ma, purtroppo, una confusa visione politica ha deciso di interrompere indiscriminatamente queste attività, senza poter offrire alle stesse una possibilità concreta di svolgersi in sicurezza. Eppure entrate contingentate, opportune sanificazioni e patenti vaccinali avrebbero potuto permettere la continuità in sicurezza per il bene degli operatori dello Sport, ma soprattutto per i numerosissimi fruitori.
Di questo parliamo con un valido rappresentante de Fitness, il Dottor Ciro Rota. Wellness Coach, laureato in Scienze Motorie e specializzato in attività motoria preventiva ed adattativa.
Come ha vissuto e vive la paura della pandemia, del contagio e il forte disagio legato alle indispensabili/inevitabili misure restrittive?
Personalmente per me stesso non ho mai avuto paura della pandemia, più che altro ho avuto ed ho timore per la mia famiglia e per le persone a me care, alcune di queste presentano purtroppo qualche acciacco. Ritengo oltretutto che le misure restrittive siano inevitabili pertanto occorre sempre indossare la mascherina specie nei luoghi chiusi, quando si va a fare la spesa al supermercato ad esempio e quando inevitabilmente per qualsiasi ragione si incontra un’altra persona. Penso che a nessuno piaccia mettere in atto delle misure cosi severe soprattutto perché ormai da inizio pandemia è trascorso davvero tanto tempo e le persone sono stanche ed hanno pure ragione tuttavia bisogna prestare attenzione.
Quanti danni pandemia, lockdown e confusa/cattiva gestione politica hanno arrecato al settore fitness/wellness, personal training, palestre, piscine e centri sportivi?
Purtroppo qui tocchiamo un tasto davvero dolente perché i danni che sono stati arrecati all’intero settore del FITNESS sono davvero ingenti, basti pensare che le Palestre, le Piscine, i Centri sportivi e tutte le attività connesse al mondo del fitness e dell’attività ginnica per la salute sono ormai chiuse da 15 mesi. Il primo lockdown ci ha visti costretti alla chiusura già a Marzo 2020 per riaprire nei mesi estivi dello stesso anno per un brevissimo periodo che è servito solo a far recuperare abbonamenti e vari servizi ai soci/clienti, per poi essere ricostretti a chiudere nonostante non esiste nessun accertamento scientifico che testimoni che le palestre siano luoghi di contagio. Oltretutto la quasi totalità delle strutture sportive in Italia sono rappresentate da ASD (associazioni sportive dilettantistiche) ed SSD (società sportive dilettantistiche), che addirittura dopo mesi e mesi di chiusura sono state escluse dall’ultimo decreto sostegni del Governo Draghi e molti di esse rischiano seriamente di scomparire, molte sono già fallite.
Che cosa rappresenta per lei il binomio Sport Salute?
Da esperto del settore, che da anni si occupa di esercizio fisico per la salute, il benessere e la forma fisica ritengo che lo sport, in particolare, l’esercizio fisico scientifico sia davvero fondamentale per ognuno di noi.
Sono davvero numerosissime le ricerche scientifiche che parlano dei benefici che l’esercizio fisico ed il movimento scientifico apportino alla salute degli individui pertanto sarebbe davvero un peccato dover assistere ad un futuro senza quelle strutture sportive così importanti per l’erogazione di un servizio necessario per la salute dei cittadini. Lo sport, il diritto allo sport, al movimento scientifico dovrebbe essere un diritto garantito dalla costituzione. Si dovrebbe poter pensare di partire dall’inserimento del laureato in scienze motorie come docente di ruolo già nelle scuole primarie, laddove si formano gli adulti di un “domani”. Se ne sta parlando ormai da anni, sembra che tutte le correnti politiche siano d’accordo, tuttavia come si suol dire tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.
Cosa hanno rappresentato per lei, cosa le hanno dato più che altro in termini di crescita personale, sociale e professionale lo sport e in maniera particolare il fitness?
Tutto! Lo sport che pratico fin da piccolo, il calcio in tenera età, la pallacanestro in età adolescenziale, la passione e l’amore scoppiata per il fitness per me hanno rappresentato davvero molto.
Lo sport, il fitness in particolare mi ha aiutato anche nei momenti di difficoltà, ogni problema che ho avuto nella vita e si sa’ nella vita i problemi possono essere all’ordine del giorno scompaiono ogni volta che entro in palestra.
Se non avessi avuto questa grossa passione non sarei probabilmente riuscito a superare l’ennesima batosta dettata dalla chiusura del mio centro (Pompei wellness concept) per via di questa pandemia che ancora oggi non ci ha lasciato e che ci costringe a dover rimappare il nostro futuro cercando di affrontare quel presente composto da costi fissi ed eccessivi che un centro chiuso deve egualmente sostenere senza poter star aperto, lavorare dignitosamente e magari progettare anche il proprio futuro.