Cisl-Fp Campania: la crisi della Sanità è sempre più acuta
6 Giugno 2023La sanità in Campania sta attraversando uno dei momenti peggiori della sua storia.
Personale sempre più carente dappertutto, senza eccezioni. Posti letto insufficienti,
con l’aggravante che molti, pur esistendo, non vengono utilizzati. Pronto Soccorso, a
partire dal Cardarelli, presi continuamente d’assalto anche per la totale assenza
della medicina sui territori, sprechi di risorse spaventosi, a partire da quelle
impegnate in conseguenza delle liste d’attesa lunghissime e della migrazione sempre
più sostenuta nelle altre regioni, soprattutto del Nord, che continuano ad arricchirsi
sulla nostra pelle perché da noi non si è in grado di mettere in campo una offerta di
salute sufficiente (“ottimale” sarebbe una bestemmia!), atti di violenza reiterati ai
danni degli operatori, con pericoli costanti per molti di essi che lavorano in prima
linea in condizioni impossibili.
C’è tutto e di più in questo settore. Il PNRR con le Case e gli Ospedali di Comunità
che dovrebbero sorgere sul territorio, ma non si sa né come, né dove, né quando. Il
privato che svolge l’80% delle attività con una sanità pubblica ormai residuale, i
servizi che restano esternalizzati nonostante all’interno comporterebbero risparmi
notevoli, e la singolare, emblematica architettura istituzionale che vede un uomo solo
al comando del comparto, da presidente della Giunta e commissario ad acta
all’inizio, da presidente della Giunta ed assessore al ramo poi. Gli manca solo di
diventare direttore generale di tutti gli enti sanitari della Campania. E’ lui l’unica
“controparte” che decide cosa fare e cosa disfare, dimostrando maggiore
dimestichezza nel secondo caso. E’ lui l’unico responsabile.
Eppure, ci sarebbero tutte le condizioni per trasformare la sanità campana in un
modello di eccellenza mondiale, come ha dimostrato di essere durante la pandemia
da Covid, quando le nostre strutture e le nostre straordinarie risorse professionali
sono state prese ad esempio da tutti. E ci sarebbe anche il modello da perseguire,
senza doversi sforzare di inventarsi alcunchè.
E’ quello in atto a Roma tra il Governo e le organizzazioni sindacali confederali, con
l’apertura di tavoli tematici sui diversi punti all’ordine del giorno. Una opportunità
che può, e deve, essere messa in campo anche nelle regioni, a cominciare dalla
Campania, dove il dialogo è essenziale, e può davvero rappresentare la panacea per
risollevare la sanità pubblica, sempre più periferizzata e messa nell’angolo. A fine
mese faremo una grande iniziativa su questo tema, nella quale rilanceremo questa
esigenza primaria. Abbiamo la consapevolezza che il contributo che le forze sociali
sono in grado di offrire è fondamentale. Riproporre anche sul territorio la formula
nazionale può diventare la soluzione. Noi siamo pronti a dare la nostra disponibilità.
Se il “Palazzo” non vuole la fine.
*Segretario Cisl-Fp Campania